Gela petrolchimico lavoratoriRoma, 25 gennaio 2016 – “La Chiesa scende in campo per manifestare la propria vicinanza a quelle persone che in questo momento vivono un disagio preoccupante: tante famiglie rischiano di perdere il lavoro”. Lo ha detto il vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, ribadendo la solidarietà ai lavoratori dell’indotto del petrolchimico dell’Eni e la partecipazione della Chiesa alla giornata di cortei e mobilitazione cittadina in programma domani a Gela.
“Per noi è una scelta – ha spiegato mons. Gisana – che va oltre il senso del dovere perché è strettamente evangelica e riflette quello che sta facendo Papa Francesco. La nostra vicinanza nei confronti delle persone povere è un ‘opzione’ che fa parte del nostro essere uomini del Signore”.

“Questo gesto può sembrare provocatorio – ha concluso il vescovo – ma non vogliamo assolutamente sospingere ad una forma di lotta fine a se stessa. Non possiamo non essere vicini e compartecipi alle persone che vivono questo bisogno estremo del lavoro. Il lavoro è l’elemento primario della dignità umana. Per noi intervenire in questa direzione significa difendere i diritti primari dell’uomo”.

25 Gennaio 2016

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