La Quaresima è tempo per regolare i sensi, aprire gli occhi di fronte a tante ingiustizie che attentano direttamente al sogno e al progetto di Dio. Un “tempo per smascherare quelle tre grandi forme di tentazione che rompono, dividono l’immagine che Dio ha voluto plasmare. Tre tentazioni di Cristo… Tre tentazioni del cristiano che cercano di rovinare la verità alla quale siamo stati chiamati”. Papa Francesco durante l’omelia pronunciata nella Messa a Ecatepec, nell’area del Centro Studi, ha fatto riferimento a “tre tentazioni che cercano di degradare e di degradarci: la ricchezza, la vanità e l’orgoglio”.  Tre tentazioni, ha sottolineato il Santo Padre “che cercano di degradare, di distruggere e di togliere la gioia e la freschezza del Vangelo. Che ci chiudono in un cerchio di distruzione e di peccato”. Vale la pena, dunque, di domandarci, ha proseguito Papa Francesco: “Fino a che punto siamo consapevoli di queste tentazioni nella nostra persona, in noi stessi? Fino a che punto ci siamo abituati a uno stile di vita che pensa che nella ricchezza, nella vanità e nell’orgoglio stanno la fonte e la forza della vita? Fino a che punto crediamo che il prenderci cura dell’altro, il nostro preoccuparci e occuparci per il pane, il buon nome e la dignità degli altri sono fonti di gioia e di speranza? Abbiamo scelto Gesù e non il demonio; vogliamo seguire le sue orme, ma sappiamo che non è facile. Sappiamo che cosa significa essere sedotti dal denaro, dalla fama e dal potere”.

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14 Febbraio 2016

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