CHIESA: 17 RAGAZZE DIVENTANO 'FIGLIE' DI MADRE TERESA/ SPECIALERoma, 12 marzo 2016 – “Insieme viviamo, insieme moriamo con Gesù, Maria e la nostra Madre”. Così scrivevano le 4 suore Missionarie della Carità – la congregazione fondata da Madre Teresa di Calcutta – trucidate nello Yemen da un commando di fanatici islamisti, nell’ultima lettera inviata a giugno 2015 alle consorelle di Roma. Il contenuto della lettera è stato rivelato da suor Serena, in un’intervista di Pina Cataldo per il Tg2000, il telegiornale di Tv2000.
“Per quell’amore e cuore di madre che avevano – ha spiegato suor Serena – non potevano abbandonare i loro ospiti che amavano e nei quali si identificavano. Volevano condividere le loro gioie e sofferenze e rimanere con loro fino alla fine”.

“Abbiamo ritrovato in questi giorni – ha proseguito suor Serena – una loro lettera e rileggendola abbiamo compreso ora un significato molto più profondo e diverso alla luce di questi ultimi fatti. Le suore ci hanno scritto così: ‘Ogni volta che i bombardamenti si fanno pesanti noi ci inginocchiamo davanti al Santissimo esposto, implorando Gesù misericordioso di proteggere noi e i nostri poveri e di concedere pace a questa nazione. Non ci stanchiamo di bussare al cuore di Dio confidando che ci sarà una fine a tutto questo. Mentre la guerra continua ci troviamo a calcolare quanto cibo potrà essere sufficiente. I bombardamenti continuano, le sparatorie sono da ogni parte e abbiamo farina solo per oggi. Come faremo a sfamare domani i nostri poveri ? Con fiducia amorevole e abbandono totale, noi cinque corriamo verso la nostra casa d’accoglienza, anche quando il bombardamento è pesante. Ci rifugiamo a volte sotto gli alberi pensando che questa è la mano di Dio che ci protegge. E poi corriamo di nuovo velocemente per raggiungere i nostri poveri che ci attendono sereni. Sono molto anziani, alcuni non vedenti, altri con disabilità fisiche o mentali. Subito iniziamo il nostro lavoro pulendo, lavando, cucinando utilizzando gli ultimi sacchi di farina e le ultime bottiglie d’olio proprio come la storia del Profeta Elia e della vedova. Dio non può mai essere da meno in generosità fino a quando rimaniamo con lui e i suoi poveri. Quando i bombardamenti sono pesanti ci nascondiamo sotto le scale, tutte e cinque sempre unite. Insieme viviamo, insieme moriamo con Gesù, Maria e la nostra Madre’”.
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12 Marzo 2016

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