L’inverno è appena concluso e ha lasciato sul terreno tonnellate di arance non raccolte: troppo basso il prezzo d’acquisto fissato dalle multinazionali per gli agricoltori calabresi, spesso costretti a lavorare sottocosto. E la stagione di raccolto che si apre ora, quella dei pomodori, porta con sé problemi simili: margini di guadagno ridottissimi, accompagnati da uno sfruttamento sistematico della manodopera straniera. Dai fatti di Rosarno, teatro della rivolta dei braccianti africani nel 2010, non è cambiato quasi nulla: restano le tendopoli, le storie di disperazione, il caporalato, la convivenza difficile. Un reportage di Sergio Canelles da Rosarno e dintorni denuncia la situazione attuale, raccogliendo le testimonianze di tutti i protagonisti (piccoli imprenditori agricoli, lavoratori stranieri, sindacati, associazioni di volontariato impegnate a trovare soluzioni concrete). In studio, Andrea Sarubbi approfondisce il tema con Andrea Olivero, già presidente nazionale delle Acli ed attuale vice ministro alle politiche agricole alimentari e forestali, proprio mentre il Parlamento si appresta ad approvare il disegno di legge sul caporalato.

1 Aprile 2016

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