Domenica 17 a Soul   (12.20 e 20.30)un grande artista, un cantautore, un poeta, erroneamente definito “dialettale”: perché Davide Bernasconi, in arte  van de Sfroos, canta in una lingua antica, quella del suo lago di Como di manzoniana memoria. Lingua di pescatori, di operai ed emigranti. E perché non  canta solo in lumbard, ma come dice il suo nome, “va di frodo”, è   dal punto di vista musicale un contrabbandiere, un rapinatore di suoni, parole, storie. Un abbattitore di  alcune frontiere, di dogane che molte volte si possono incontrare nella vita di tutti i giorni. Il suo ultimo lavoro, l’ennesimo successo, di critica e pubblico: e un atto di coraggio, trasformare nella sua Synfuniia,  raccolta e concerti in tour, i suoi pezzi storici  folk di chitarra e voce, in una prova d’orchestra, per un concerto di armonie nuove.

15 Luglio 2016

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