Martedì 10 aprile, seconda serata – I segreti della Cappella Sistina svelati dallo show ‘Giudizio Universale’ e la comicità travolgente degli Oblivion, con il loro ultimo spettacolo ‘The Human Jukebox’. Sono i protagonisti di Retroscena, programma sul teatro in onda su Tv2000. Mettete insieme uno dei luoghi culto della storia dell’arte mondiale, il direttore artistico dello spettacolo più imponente al mondo – la cerimonia Olimpica – e avrete uno spettacolo multiforme alla scoperta della Cappella Sistina. Ideato da Marco Balich con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani, Giudizio Universale narra la genesi del capolavoro di Michelangelo – a cui dà voce Pierfrancesco Favino – dalla concezione dell’idea alla sua realizzazione avvalendosi, tra l’altro, del tema musicale di una star internazionale del calibro di Sting. Grazie alle proiezioni a 270 gradi lo show regala un’esperienza estetica e sensoriale senza paragoni: ad essere ricreata sulla struttura a volta della sala dell’Auditorium Conciliazione è infatti l’intera Cappella Sistina. Mescolando performance teatrale e tecnologia visiva nel massimo rispetto delle fonti storiche e pittoriche ‘Giudizio Universale’ unisce intrattenimento e divulgazione culturale senza ambire in alcun modo a sostituirsi all’ esperienza diretta di uno dei luoghi più incredibili della storia dell’arte. [Guarda qui il promo e prosegui la lettura]

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A seguire, un tuffo nella musica e nella comicità. Cinque contro tutti, due ore di divertimento e un irriverente mangianastri umano che mastica canzoni italiane e internazionali restituendole al pubblico in una versione comica e sfrontata: parliamo di ‘The Human Jukebox’, l’ultima fatica degli Oblivion. Attingendo al loro bagaglio artistico composto da abilità mimica, doti canore, competenza musicale e scrittura brillante gli Oblivion riportano sul palco i mostri sacri della musica attraverso duetti improbabili e canzoni sconclusionate.
Ingredienti essenziali dello spettacolo l’improvvisazione e il coinvolgimento del pubblico, chiamato dai cinque artisti a scrivere e inserire in un’urna di vetro il nome del proprio cantante preferito. Dopo una pesca che ha poco del ‘miracoloso’ e molto ‘dell’ingiurioso’ per i poveri cantanti estratti a sorte lo spettacolo prospera in un crescendo di canzoni e musica, tra note di getto e ritmi indefiniti, prendendo ogni sera una piega diversa. In conclusione la “sand artist” Gabriella Compagnone con la sua emozionante creazione artistica sulla sabbia, e la rubrica “CheTeatroFa”, la mappa degli appuntamenti e delle “temperature” teatrali più significative della nostra penisola in stile meteo.

5 Aprile 2018

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