La passione di raccontare storie

Domenica 25 dicembre ore 18.30 – Nascere a Gerusalemme Est di Alessandra Buzzetti

Nel cuore di Sheik Jarrah, il quartiere di Gerusalemme est divenuto simbolo della guerra del maggio scorso, c’è un ospedale che continua a fare scalpore. Perché il Saint Joseph Hospital è l’unico palestinese in cui nascono sempre più bambini ebrei.

Protagonista di un miracolo di vita e convivenza è suor Valentina Sala, 45 anni, ostetrica e , a capo del Reparto maternità dell’ospedale , dove tutto il personale è palestinese. Pioniera dei parti in acqua a Gerusalemme, ha iniziato ad attrarre sempre più coppie ebree, anche ortodosse, alla ricerca di un parto naturale.

Come Tamar  Hacoen, ebrea osservante, madre di nove figli, di cui quattro partoriti in casa. Vive sul confine con la Striscia di Gaza, a due ore di auto a Gerusalemme, eppure ha voluto partorire Gallia, l’ultima nata, all’ospedale Saint Joseph. Convinta che sia l’unico in Israele a permettere un ruolo attivo alla donna,  coinvolgendola in  tutte le fasi del parto.

Il meotodo del Saint Jospeh è il frutto di una piccola rivoluzione culturale,  costruita  giorno dopo giorno dal team di ostetriche, in maggioranza musulmane. A coordinare il puerperio del Reparto Maternità c’è Fatma Ramadan. 50 anni, nata in un campo profughi, madre di quatto figli, residente a Betlemme .  Fatma è l’unica della sua famiglia ad avere un permesso di lavoro per oltrepassare il muro.

“Nascere a Gerusalemme est” è la storia dell’incontro di tre donne, decise  a far vincere la forza della vita in una terra ferita da settant’anni di conflitto. Le telecamere di TV2000 le hanno seguito nella vita quotidiana, fatta di impegno, ma anche fatica e disillusione.

Suor Valentina in sala parto e a   Kyriat Yearim,  dove la sua comunità custodisce la memoria  dell’Arca dell’Alleanza  e dove si rifugia per ritrovare energia e silenzio.

Tamar Hacoen nel villaggio vicino alla cittadina di Sderot, dove vive con  gli ebrei immigrati dall’Etiopia per aiutarli nel processo di integrazione nello Stato di Israele.

Fatma Ramadan , a casa coi suoi figli e nella sua lunga giornata lavorativa,  attraverso chechpoint e barriere invisibili da oltrepassare ogni giorno.

20 Dicembre 2022