Il giudice ragazzino
Sabato 20 settembre in prima serata
l giudice ragazzino è un film del 1994 diretto da Alessandro Di Robilant.
Un film con Sabrina Ferilli, Renato Carpentieri, Giulio Scarpati, Regina Bianchi, Ileana Rigano.
La pellicola è incentrata sulla vita del giudice siciliano Rosario Livatino, soprannominato Il giudice ragazzino per la sua giovane età, dall’ingresso in magistratura al suo impegno nella lotta alla mafia, fino all’assassinio avvenuto il 21 settembre 1990.
Nel ristorante di un albergo di Canicattì si svolge un seminario sui rapporti tra criminalità organizzata e politica alla presenza delle personalità più autorevoli del paese, mafiosi compresi. Tra i relatori c’è Rosario Livatino, sostituto procuratore del Tribunale di Agrigento. Il discorso del “giudice ragazzino”, scandisce il ritmo della vicenda, che si snoda alternando episodi di cronaca a frammenti della vita del magistrato. Mosso da un sincero ideale di giustizia Livatino è schierato in prima linea nella lotta ai clan della zona. Due famiglie, appartenenti alla stessa cosca, si contendono il comando del territorio agrigentino: quella di Antonio Forte e quella di Giuseppe Migliore. Per un gioco del destino, il boss Migliore è suo vicino di casa. Ogni mattina, Rosario attende alla finestra che questi esca, per evitare di incontrarlo. Livatino vive con gli anziani genitori, Rosalia e Vincenzo, in un appartamento modesto. Nella sua esistenza, regolare e metodica, nonostante la professione esercitata, subentra un sentimento d’attrazione, per l’avvocatessa Angela Guarnera, designata a difendere un uomo da lui inquisito. Tra i due inizia una tenera relazione, troncata alla vigilia del matrimonio, a causa dei pericoli cui la vita del giovane Livatino è esposta. Le minacce contro la famiglia non lo spaventano e emette una raffica di ordini di cattura, di cui uno ai danni del suo vicino di casa Migliore. Il suo equilibrio comincia a vacillare quando le persone di cui si fida, l’anziano collega Saetta e il maresciallo dei carabinieri Guazzelli, vengono trucidate dai sicari di Cosa Nostra. La mattina del 21 settembre 1990, mentre percorre la superstrada per Agrigento, viene affiancato da una moto e da un’auto nera. Due proiettili gli fanno esplodere il lunotto posteriore; ferito, esce dalla macchina e rotola per una scarpata. Uno dei killer lo raggiunge e lo fredda con un colpo di rivoltella alla bocca.
13 Settembre 2025