La passione di raccontare storie

13 gennaio
“Jakob il bugiardo”

(Jakob the Liar) è un film del 1999 diretto da Peter Kassovitz con Robin Williams.

Tratto dall’omonimo romanzo di Jurek Becker, remake dell’omonimo film tedesco del 1975, s’inserisce nel filone tragicomico dedicato all’Olocausto

Trama: nel 1944 in una cittadina polacca occupata dai nazisti tedeschi, gli ultimi superstiti di un ghetto sopravvivono tra mille stenti, impiegati nei più disparati lavori ed evitando temporaneamente la tragica sorte dei campi di sterminio. Non avendo rispettato il coprifuoco, Jakob si trova nel Kommandantur e, mentre aspetta l’ufficiale nazista, ascolta alla radio la notizia dell’imminente arrivo delle truppe sovietiche alle porte della cittadina. Aiutato a rientrare nel ghetto da una bambina scappata dal treno diretto ai campi, Jakob si trova a doversi prendere cura di lei, raccontandole delle storie per tenere viva la speranza. Si diffonde la notizia che Jakob ha una radio, nonostante ciò sia vietato, pena la morte. Questa notizia riaccende gli animi dei sopravvissuti, finiscono i suicidi e le persone sono invase da nuova speranza, così l’uomo deve sostenere il peso delle speranze, e inizia a inventare le notizie ascoltate alla radio. Si crea una resistenza e Jakob viene chiamato a fare, suo malgrado, la parte dell’eroe.

20 e 21 gennaio
“La storia di Anne Frank” 

(Anne Frank: The Whole Story) Conosciuto anche come Anne Frank, è una miniserie televisiva tratta dal libro “Anne Frank: The Biography di Melissa Müller”. Hannah Taylor-Gordon ha ricevuto due nomination, sia ai Golden Globe che agli Emmy Award per la sua interpretazione di Anna Frank, mentre Ben Kingsley ha vinto un Actor Guild Award per la sua interpretazione di Otto Frank, il padre di Anna.

 

 

27 gennaio
“Hannah Arendt”

Un film del 2012 diretto da Margarethe von Trotta, basato sul personaggio storico di Hannah Arendt, che è stata una politologa, filosofa e storica tedesca naturalizzata statunitense in seguito al ritiro della cittadinanza tedesca nel 1937. Famosa, fra l’altro, per aver seguito tra il 1960 e il 1962 il processo di Adolf Eichmann, un criminale nazista, dal quale prese spunto per scrivere “La banalità del male.

Trama: nel 1961 la filosofa e teorica politica ebraico-tedesca Hannah Arendt si reca a Gerusalemme per seguire, per conto del New Yorker, il processo al funzionario nazista Adolf Eichmann. Qui rimane sorpresa quando, pensando di trovare un mostro, vede solamente un uomo mediocre. La serie di articoli che scriverà le inimicheranno molti lettori e persino suo marito e i suoi amici, ma saranno la forza della verità e il libero pensiero a spingerla avanti e a far emergere la più inquietante verità sul nazismo e sull’Olocausto.

3 febbraio
“Il giardino dei Finzi Contini”

Il giardino dei Finzi Contini è un film del 1970 diretto da Vittorio De Sica, tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani. Con Dominque Sanda,  Lino Capolicchio, Fabio Testi.

Il film ha vinto il Premio Oscar nel 1972, come Miglior film straniero.

Trama: corre l’anno 1938: i Finzi Contini sono una ricca famiglia ebrea dell’alta borghesia di Ferrara. Le leggi razziali provocano l’espulsione degli ebrei dal circolo del tennis della città: la famiglia decide quindi di permettere agli amici dei due figli Micòl e Alberto di frequentare il magnifico parco della propria villa dove c’è un campo da tennis. Fra costoro ci sono Giorgio, anch’egli ebreo e figlio di un commerciante, che disapprova le amicizie altolocate del figlio, e il comunista milanese Giampiero Malnate. 

3 Gennaio 2022