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Eugenio Pacelli, papa Pio XII, morì il 9 ottobre 1958.

Eugenio Pacelli nasce a Roma il 2 marzo 1876 da nobile famiglia. Il suo nome completo è Maria Giuseppe Giovanni Eugenio Pacelli. Dopo esser stato consacrato sacerdote nel 1899, è assistente del Cardinale Gasparri dal 1904 al 1916. Con l’ausilio della posizione sociale della famiglia segue la carriera diplomatica: nel 1911 diviene sottosegretario e nel 1914 segretario agli Affari Straordinari di Stato. Papa Benedetto XV lo nomina Nunzio Apostolico in Bavaria nel 1917 e nella Repubblica di Weimar in Germania nel 1920. Papa Pio XI lo nomina Cardinale alla fine del 1929. Poi, diviene Segretario di Stato, carica che ricopre dal 1930 al 1938. In questi anni è grazie al suo operato che la Santa Sede negozia diversi concordati in molti stati europei per il sostegno di iniziative cattoliche. Nel 1933 viene firmato a Roma un concordato anche con la Germania, guidata dal Cancelliere Adolf Hitler. Il fatto farà discutere a lungo per il riconoscimento internazionale che veapaniva fornito al regime nazista. Tuttavia i rapporti tra chiesa e nazismo non saranno sereni: nel 1937 la chiesa condannerà pubblicamente l’ideologia nazista con l’enciclica Mit Brennender Sorge di Papa Pio XI. Eugenio Pacelli viene eletto papa il 2 marzo 1939. Assume il nome di Pio XII. Il nuovo papa si preoccupa subito di contenere la minaccia di guerra che grava sull’Europa. Pio XII mantiene buoni rapporti con il governo italiano, tuttavia questi non sono sufficienti a distogliere il regime fascista dai suoi propositi. Verrà a lungo criticato per non aver preso posizione contro l’Olocausto nazista, anche se durante il conflitto la Chiesa proteggerà le vittime delle persecuzioni razziali, in particolare ebrei, facilitando la fuga dei rifugiati: durante il conflitto mondiale Pio XII organizza in Vaticano un ufficio d’informazioni per i prigionieri e i dispersi. Dichiara Roma “città aperta”. Grazie all’impegno della sua azione gli viene attribuito l’appellativo di Defensor civitatis. Pio XII accoglie in Vaticano i rappresentanti dei partiti oppositori del regime e si adopera attivamente in difesa degli ebrei.

E’ Pio XII a chiedere di nascondere gli ebrei tra l’ottobre del ’43 e il giugno del ’44, durante i terribili mesi dell’occupazione nazista di Roma. Lo testimoniano le cronache di quattro monasteri femminili romani.

Il docu-film “Lo vuole il Papa” – a cura di Antonello Carvigiani, regia di Andrea Tramontano – raccoglie per la prima volta questi quattro preziosi documenti – scritti dalle religiose dell’epoca.

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Pio XII e la rete di salvataggio attivata in Francia per scampare ai nazisti.

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5 Ottobre 2016