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Nella prima Santa Messa del nuovo anno, dedicata a Maria Santissima, il Papa ha esordito così “L’anno si apre nel nome della Madre di Dio. Madre di Dio è il titolo più importante della Madonna”.  In occasione della 51.ma Giornata Mondiale della Pace, il Papa ha parlato durante l’Angelus dei migranti e dei rifugiati come uomini e donne in cerca di pace.

In studio, Padre Gian Matteo Roggio, docente alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum, ci ha introdotto al mistero di Maria, Madre di Dio.

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2018: Anno di Medjugorje Maria non solo madre
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SANTA MESSA

Papa: Il Dio davanti a cui si tace è un bimbo che non parla. La sua maestà è senza parole, il suo mistero di amore si svela nella piccolezza. Questa piccolezza silenziosa è il linguaggio della sua regalità. La Madre si associa al Figlio e custodisce nel silenzio.

E il silenzio ci dice che anche noi, se vogliamo custodirci, abbiamo bisogno di silenzio. Abbiamo bisogno di rimanere in silenzio guardando il presepe. Perché davanti al presepe ci riscopriamo amati, assaporiamo il senso genuino della vita. E guardando in silenzio, lasciamo che Gesù parli al nostro cuore: che la sua piccolezza smonti la nostra superbia, che la sua povertà disturbi le nostre fastosità, che la sua tenerezza smuova il nostro cuore insensibile. Ritagliare ogni giorno un momento di silenzio con Dio è custodire la nostra anima; è custodire la nostra libertà dalle banalità corrosive del consumo e dagli stordimenti della pubblicità, dal dilagare di parole vuote e dalle onde travolgenti delle chiacchiere e del clamore.

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Papa: La devozione a Maria non è galateo spirituale, è un’esigenza della vita cristiana. Guardando alla Madre siamo incoraggiati a lasciare tante zavorre inutili e a ritrovare ciò che conta. Il dono della Madre, il dono di ogni madre e di ogni donna è tanto prezioso per la Chiesa, che è madre e donna. E mentre l’uomo spesso astrae, afferma e impone idee, la donna, la madre, sa custodire, collegare nel cuore, vivificare. Perché la fede non si riduca solo a idea o a dottrina, abbiamo bisogno, tutti, di un cuore di madre, che sappia custodire la tenerezza di Dio e ascoltare i palpiti dell’uomo.

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ANGELUS

Papa: Per favore, non spegniamo la speranza nel loro cuore; non soffochiamo le loro aspettative di pace! È importante che da parte di tutti, istituzioni civili, realtà educative, assistenziali ed ecclesiali, ci sia l’impegno per assicurare ai rifugiati, ai migranti, a tutti un avvenire di pace. Ci conceda il Signore di operare in questo nuovo anno con generosità, con generosità, per realizzare un mondo più solidale e accogliente. Vi invito a pregare per questo, mentre insieme con voi affido a Maria, Madre di Dio e Madre nostra, il 2018 appena iniziato. I vecchi monaci russi, mistici, dicevano che in tempo di turbolenze spirituali era necessario raccogliersi sotto il manto della Santa Madre di Dio. Pensando a tante turbolenze di oggi, e soprattutto ai migranti e ai rifugiati, preghiamo come loro ci hanno insegnato a pregare: «Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta».

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2 Gennaio 2018