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Secondo e ultimo giorno di visita di Papa Francesco in Irlanda. Dopo una visita alla cappellina delle apparizioni nel Santuario di Knock, il Papa ha celebrato l’Angelus nella spianata adiacente, dedicando le sue parole alle famiglie presenti con l’invito ad essere “il baluardo di fede e bontà”. Ha ricordato poi le vittime degli abusi chiedendo l’intercessione alla Madre Beata per la loro guarigione e di “confermare ogni membro della famiglia cristiana nel risoluto proposito di non permettere mai più che queste situazioni accadano”.

Gennaro Ferrara guida la diretta insieme agli ospiti in studio: Enrico Reggiani, docente di letteratura irlandese all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, i coniugi Alfonso Colzani e Francesca Dossi, teologi ed esperti in tematiche familiari, e Emer McCarthy, giornalista originaria della Diocesi di Dublino.

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Il santuario di Knock di Paolo Fucili

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Il programma della visita prosegue, nel pomeriggio, nel Phoenix Park di Dublino. Al suo arrivo il Papa ha aperto la celebrazione della Santa Messa con un atto penitenziale, elaborato dopo l’incontro con otto persone sopravvissute agli abusi di potere, di coscienza e sessuali, avvenuto il giorno prima. Nell’Omelia il Papa ha inviato un incoraggiamento alle famiglie invitandole a vivere ogni giorno come una “nuova Pentecoste, una Pentecoste domestica, una nuova effusione dello Spirito” e a diffondere questo messaggio nonostante le sfide che i cristiani hanno davanti a loro.
In conclusione il cardinale Kevin Farrell ha annunciato la data del prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Roma nel 2021 nel V anniversario dell’Amoris laetitia.

ATTO PENITENZIALE

Papa: “Ieri mi sono incontrato con otto persone sopravvissute di abusi di potere, di coscienza e sessuali. Raccogliendo quello che mi hanno detto, vorrei porre davanti alla misericordia del Signore questi crimini e chiederne perdono.
Chiediamo perdono per gli abusi in Irlanda, abusi di potere e di coscienza, abusi sessuali da parte di membri qualificati della Chiesa. In modo speciale chiediamo perdono per tutti gli abusi commessi in diversi tipi di istituzioni dirette da religiosi e da religiose e da altri membri della Chiesa. E chiediamo perdono per i casi di sfruttamento lavorativo a cui sono stati sottoposti tanti minori.
Chiediamo perdono per le volte in cui come Chiesa non abbiamo offerto ai sopravvissuti di qualsiasi tipo di abuso compassione, ricerca di giustizia e di verità, con azioni concrete. Chiediamo perdono.
Chiediamo perdono per alcuni membri della gerarchia che non si sono fatti carico di queste situazioni dolorose e che sono rimasti in silenzio. Chiediamo perdono.
Chiediamo perdono per i bambini che sono stati tolti alle loro mamme, e per tutte quelle volte in cui si diceva a tante ragazze-madri che provavano a cercare i loro figli dai quali erano state separate, o ai figli, che cercavano le loro mamme, si diceva che era peccato mortale: questo non è peccato mortale, è il quarto comandamento. Chiediamo perdono.
Il Signore mantenga e faccia crescere questo stato di vergogna e di pentimento, e ci dia la forza per impegnarci affinché mai più accadano queste cose e perché si faccia giustizia. Amen”.

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Dopo l’Incontro con i Vescovi, che si è tenuto a porte chiuse nel Convento delle suore dominicane di Ratoath Road, il Papa è arrivato all’aeroporto di Dublino per concludere la visita in Irlanda e fare rientro in Vaticano.

 

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In studio, insieme a Gennaro Ferrara, il direttore del Sismografo Luis Badilla, la giornalista Inblu Radio, Francesca Lozito e i coniugi Paolo Perelli e Doretta di Pompeo.

 

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26 Agosto 2018