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In occasione della IV Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, Gennaro Ferrara incontra Mons. Bruno-Marie Duffé, Segretario del Dicastero per il servizio dello Sviluppo umano integrale del Vaticano.

La giornata mondiale per la cura del Creato è stata istituita nel 2015 da Papa Francesco in comunione con la Chiesa Ortodossa per celebrare il Creato ogni 1° settembre. Il tema di quest’anno è l’acqua e nel suo messaggio il Papa ha sottolineato che «l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani”.

Abbiamo così riascoltato un intervento del Papa ai partecipanti del seminario “Il diritto umano all’acqua del 24 febbraio 2017 in cui ha parlato di “guerra mondiale per l’acqua”.

Infine, nell’Omelia di Santa Marta di oggi, Papa Francesco ha parlato dello spirito del mondo e dell’importanza di essere aperti allo spirito di Dio.

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IN EVIDENZA

 

Ecologia, cura della casa comune

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Individualismo o fraternità

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MESSAGGIO DEL PAPA PER LA GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO 1.08.2018

SORELLA ACQUA

Papa: «l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità».

…Oggi più che mai si richiede uno sguardo che vada oltre l’immediato, al di là di «un criterio utilitarista di efficienza e produttività per il profitto individuale». Urgono progetti condivisi e gesti concreti, tenendo conto che ogni privatizzazione del bene naturale dell’acqua che vada a scapito del diritto umano di potervi accedere è inaccettabile…

…Non possiamo permettere che i mari e gli oceani si riempiano di distese inerti di plastica galleggiante. Anche per questa emergenza siamo chiamati a impegnarci, con mentalità attiva, pregando come se tutto dipendesse dalla Provvidenza divina e operando come se tutto dipendesse da noi…

…Preghiamo affinché le acque non siano segno di separazione tra i popoli, ma di incontro per la comunità umana…

…Preghiamo per quanti si dedicano all’apostolato del mare, per chi aiuta a riflettere sui problemi in cui versano gli ecosistemi marittimi, per chi contribuisce all’elaborazione e all’applicazione di normative internazionali concernenti i mari che possano tutelare le persone, i Paesi, i beni, le risorse naturali – penso ad esempio alla fauna e alla flora ittica, così come alle barriere coralline (cfr ibid., 41) o ai fondali marini – e garantire uno sviluppo integrale nella prospettiva del bene comune dell’intera famiglia umana e non di interessi particolari.

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INTERVENTO AL SEMINARIO “IL DIRITTO UMANO ALL’ACQUA” 24.02.2017

 

La guerra mondiale per l’acqua

Papa: Il diritto all’acqua è determinante per la sopravvivenza delle persone (cfr Enc. Laudato si’, 30) e decide il futuro dell’umanità. È prioritario anche educare le prossime generazioni circa la gravità di questa realtà. La formazione della coscienza è un compito difficile; richiede convinzione e dedizione. Io mi domando se, in mezzo a questa “terza guerra mondiale a pezzetti” che stiamo vivendo, non stiamo andando verso la grande guerra mondiale per l’acqua…

… Il rispetto dell’acqua è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani (cfr ibid., 30). Se rispetteremo questo diritto come fondamentale, staremo ponendo le basi per proteggere gli altri diritti. Ma se violeremo questo diritto essenziale, come potremo vegliare sugli altri e lottare per loro! In questo impegno di dare all’acqua il posto che le corrisponde è necessaria una cultura della cura (cfr ibid., 231) – sembra una cosa poetica, e in effetti la Creazione è una “poiesis”, questa cultura della cura che è creativa – e inoltre promuovere una cultura dell’incontro, in cui si uniscano in una causa comune tutte le forze necessarie di scienziati e imprenditori, governanti e politici.

 

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SANTA MARTA

Lo spirito di Dio e lo spirito del mondo

Papa: “Ci sono due spiriti, due modalità di pensare, di sentire, di agire: quella che mi porta allo Spirito di Dio e quella che mi porta allo spirito del mondo. E questo succede nella nostra vita: noi tutti abbiamo questi due ‘spiriti’, diciamo così. Lo Spirito di Dio, che ci porta alle opere buone, alla carità, alla fraternità, a adorare Dio, a conoscere Gesù, a fare tante opere buone di carità, a pregare: questo. E l’altro spirito del mondo, che ci porta verso la vanità, l’orgoglio, la sufficienza, il chiacchiericcio: tutta un’altra strada. Il nostro cuore – diceva un santo – è come un ‘campo di battaglia, un campo di guerra dove questi due spiriti lottano’”…

… “È molto semplice: abbiamo questo gran dono, che è lo Spirito di Dio, ma siamo fragili, siamo peccatori e abbiamo anche la tentazione dello spirito del mondo. In questo combattimento spirituale, in questa guerra dello spirito, bisogna essere vincitori come Gesù”…

 

… “Conoscere cosa succede nel cuore. Se noi non facciamo questo, se noi non sappiamo cosa succede nel nostro cuore – e questo non lo dico io, lo dice la Bibbia – siamo come gli ‘animali che non capiscono nulla’, vanno avanti con l’istinto. Ma noi non siamo animali, siamo Figli di Dio, battezzati con il dono dello Spirito Santo. Per questo è importante capire cosa è successo oggi nel mio cuore. Il Signore ci insegni a fare sempre, tutti i giorni, l’esame di coscienza”.

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4 Settembre 2018