La Divina Commedia come cammino di misericordia: questa l’impresa su cui ha scommesso Franco Nembrini, che Nel mezzo del cammin,  di settimana in settimana, dall’inizio del Giubileo Straordinario, l’8 dicembre, fino alle soglie dell’estate, ha raccontato Dante, a modo suo. La Vita Nova, l’Inferno, il Purgatorio…e dal 10 ottobre, in prima serata, tutti i lunedì, le dieci puntate dedicate al Paradiso, considerata la cantica più difficile, e dunque la più trascurata del poema.. Nembrini ne fa invece il culmine di un cammino di Dante uomo, e cristiano: il suo cammino, come il nostro cammino.

In studio, cantiere di riflessioni e costruzione dell’umano, ha preso  forma, di canto in canto, una statua gigantesca dedicata al Poeta e al suo Amore: gli occhi di Beatrice sono guida e destino della poesia, di più, della scoperta di Dio.

Nembrini non è uno specialista, ma un innamorato della Commedia, un insegnante che ama definirsi figlio d’arte perché il padre era bidello nella scuola media del suo paese, Trescore  Balneario, in provincia di Bergamo. A quattordici anni giura nelle mani della professoressa di lettere delle medie che diventerà insegnante di italiano, a sedici è costretto per esigenze familiari – dieci fratelli – a lasciare il liceo e a lavorare come operaio. A diciotto decide di prendere il diploma di maturità magistrale, e in tre mesi prepara gli esami da privatista. Si laurea in pedagogia nel 1982 all’Università Cattolica di Milano e l’anno seguente può finalmente mantenere il suo giuramento: diventa insegnante di letteratura nelle scuole superiori. Fondatore di una scuola libera, La Traccia, Nembrini è il ruvido ma carismatico professore che con le sue lezioni di letteratura riempie i teatri, le parrocchie e i centri culturali di tutt’Italia, trascinando giovani e adulti alla scoperta delle opere che, a suo dire, esprimono il bisogno più profondo e più vero dell’uomo.

Dopo Dante, Pinocchio: l’altro romanzo di formazione della nostra letteratura, a torto considerato una fiaba per bambini. Il burattino che voleva diventare uomo vero siamo noi, creati ed amati dal Padre, in cammino per scoprire il nostro destino, sempre in lotta, sempre in bilico tra peccato e redenzione. Nembrini segue il filo dell’interpretazione originale del teologo Giacomo Biffi, Contro mastro Ciliegia, che smonta la lettura a senso unico di un Collodi anticlericale, massone, per fare del suo capolavoro una traccia della conversione cristiana.

In una scenografia essenziale e suggestiva, giocata sulla materia del legno e sulla spiritualità della luce, Nembrini e Pinocchio si muovono, dialogano, rappresentano, in modo che chiunque guardi si senta un po’ Pinocchio, coinvolto nell’unica avventura che valga la pena correre, quella della conoscenza di sé e di chi siamo figli.

L’avventura di Pinocchio, tutti i lunedì alle 21 su Tv2000 dal 19 dicembre

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7 Dicembre 2016