Condivido qui sul blog un contributo di  Sabrina Spagnoli, del team di Soul:  

Lunedì 23 ottobre, comincia una nuova settimana qui a TV2000 fra documenti da preparare, puntate da registrare , e materiale da ricercare. In redazione dunque c’è sempre fermento, e nonostante a volte i tempi siano abbastanza serrati, da qualsiasi tipo di attività c’è sempre qualcosa da imparare. Anche solo osservando o ascoltando. Una riflessione che mi ha impegnata per tutto il tragitto in macchina da casa a lavoro. Preambolo di tale pensiero la puntata di Soul di sabato 21 ottobre con ospite Sr. Angela Bertelli, una missionaria di Maria che si è dedicata ai bambini disabili e ai bisognosi prima in Sierra Leone, poi in Thailandia.

Il più delle volte, è opinione comune, che una suora parli solamente di fede, Dio, e carità, frasi fatte in favore dei bisognosi e tanto basta. Ma se ci approcciassimo al prossimo con più apertura mentale, curiosità e interesse, spesso scopriremmo che questi luoghi comuni sono solamente tali e che non sempre l’abito fa il monaco….o meglio, la monaca! Nonostante non fossi in prima persona ad intervistare Sr. Angela, ma dietro le telecamere, la prima cosa che mi ha colpito è stato il suo sorriso..così spontaneo e genuino. Una persona che ha assistito agli orrori della guerra in Sierra Leone, con gente bruciata viva, fatta a pezzi, e che tuttora ha ancora la forza di sorridere e credere che ci sia del bene a questo mondo.

Dopo momenti di commozione, nel ricordare queste tragedie, sono rimasta profondamente colpita dalla sua testimonianza in Thailandia. La prima cosa che Sr. Angela ha sottolineato è che, come missionaria, prima di portare gli insegnamenti del cristianesimo in quella terra, ha dedicato il suo tempo allo studio e alla conoscenza del Buddhismo Theravada, la religione del posto. La sintesi: prima di portare aiuto è necessario conoscere coloro cui ci si rivolge per comprenderli meglio.

Da qui la spiegazione che Sr. Angela ha dato: Il Buddha non ha mai parlato di Dio, Dio non esiste, l’uomo è l’unico aiuto a se stesso. Questo ha una ragione nell’epoca in cui il Buddha vive, ovvero 500 anni prima di Cristo. È l’epoca dei libri sapienziali, Giobbe che mette in dubbio “ma Dio non fa del bene ai buoni”. A volte capita che chi è cattivo sia benedetto dal Signore e chi è buono sembra punito. Tutto è frutto o legato con causa effetto, o comunque causale. Per uscire da questa ruota del karma tu nasci, invecchi, ti ammali e poi muori, e poi fai il riciclo. Il tuo porre degli atti crea delle conseguenze che sono appunto il karma: atti buoni danno conseguenza buone, atti cattivi danno conseguenze cattive”.

Una concezione che non si discosta dal cristianesimo dove ritroviamo Dio che premia i buoni, e punisce i cattivi. Ed è qui poi che si fa interessante la posizione della missionaria, quando spiega che il fare è sempre mosso da un desiderio interno che si esplica nell’amore, che comunque non è solamente un sentimento, perché quando ci priviamo del nostro tempo per dedicarlo a qualcun altro, come ad esempio una mamma con il proprio figlio, a quel punto non serve più nemmeno sapere chi è Dio o Gesù, perché si agisce per uno spirito dentro al cuore…e non c’è niente di più cristiano di questo.

Ecco, al di là dell’ambito prettamente religioso, sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che Sr. Angela in pochi minuti non solo ha esplicato in maniera chiara e concisa le basi su cui si fonda una religione come il Buddhismo Theravada (che in parte è diverso da quello giapponese), ma al contempo ha evidenziato come sia importante conoscere per poter instaurare un rapporto con il prossimo. Sovente siamo turbati dal nuovo o dal diverso proprio perché dissimile dalla nostra cultura, pensiero o anche semplicemente forma mentis. E questa donna, in soli 30 minuti ha insegnato che la conoscenza è la vera arma per costruire ponti. 

Quante volte ci troviamo a giudicare, o a pontificare su altre persone senza conoscere nulla della loro mentalità, carattere e della loro storia personale?! Praticamente ogni giorno, e probabilmente dovremmo imparare da questa grande donna a cercare di aprirci maggiormente all’altro, sforzandoci di essere meno giudici…

 

 

 

 

23 Ottobre 2017