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L’iniziativa doveva essere a tempo: l’aumento dello stipendio dell’8% di tutti i dipendenti, una sessantina, della Sereco, azienda di Noci, in provincia di Bari che progetta e costruisce macchine per la depurazione e la potabilizzazione delle acque reflue. Nel luglio del 2022, l’amministratrice delegata di Sereco insieme al consiglio d’amministrazione stabiliscono di compensare l’aumento dell’inflazione che ha raggiunto livelli altissimi, con un aumento degli stipendi: l’8% come il tasso d’inflazione registrato in quel momento. “L’idea – ha spiegato Arianna Ritella, amministratore delegato di Sereco – era quello di dare fiducia ai lavoratori, di mostrare loro che non sono soli e che il tanto che fanno per l’azienda va ricambiato”. L’1 gennaio di quest’anno, la misura è diventata permanente. “E’ evidente che le condizioni economiche globali non sono migliorate e il nostro intento di dare sicurezza ai nostri lavoratori e di fidelizzarli sempre di più al lavoro in azienda sono una priorità. Quindi abbiamo deciso di mantenere in piedi e rendere definitiva questa misura”. Inoltre racconta la dirigente “applichiamo il contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici – che è fra le tipologie contrattuali che superano la soglia dei 9 euro ipotizzati per il salario minimo – ma per politica aziendale, posso assicurare che nemmeno ai nuovi ingressi in azienda applichiamo il livello più basso. Il nostro è un lavoro complesso, faticoso, con degli elementi di rischiosità e riteniamo che per incentivare chi si affaccia a questo mondo, debbano essere riconosciuti compensi adeguati e ben retribuiti”.

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7 Ottobre 2023