Dopo l’annuncio dell’Angelo, Maria si mette in viaggio frettolosamente” – dice S. Luca – per far visita alla cugina Elisabetta e prestarle servizio.

Nel gioioso incontro tra le due future madri, il Redentore che veniva santificò il suo precursore già nel grembo e Maria, rispondendo al saluto di Elisabetta ed esultando nello Spirito, magnificò il Signore con il cantico di lode.

Il calendario liturgico ne fissa la memoria all’ultimo giorno di maggio, quale coronamento del mese che la devozione popolare consacra al culto particolare della Vergine.

 

L’anima mia magnifica il Signore  *

e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva.  *

D’ora in poi tutte le generazioni

mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente  *

e santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia  *

si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,  *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,  *

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati,  *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,  *

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,  *

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

31 Maggio 2019