Ecco come Matteo colloca nella storia, in un tempo preciso, il concepimento di Gesù. In una famiglia, affatto una famiglia strana, come a volte superficialmente si dice. Giuseppe lo sposo, Giuseppe il padre, uomo giusto, che rispetta la legge, ma non vuole umiliare il suo amore. Maria, promessa sposa, destinata a condividere la sua casa. E poi, l’irrompere di Dio nella storia: l’azione dello Spirito Santo, l’annuncio dell’Angelo che compie le promesse antiche. Matteo parla al suo popolo, il popolo eletto, conosce l’attesa del Messia, vuole segnare un filo che tenga insieme le profezie e l’avvenimento di cui lui è stato testimone. Giuseppe vede l’angelo in sogno: è nel sogno, quando abbassiamo ogni nostra difesa, che lasciamo a Dio lo spazio per manifestarsi. In quest’ultima domenica d’Avvento si compie la storia della salvezza, cielo e terra si fondono, l’uno intercetta l’altra e si realizza quel che ogni uomo aveva sempre cercato: non più l’ascesa vana a un Dio lontano, ma la discesa, la kénosis del Creatore tra le sue creature.

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21 Dicembre 2019