Martedì in seconda serata

Il Festival “Tutti Matti per Colorno”, ovvero un tripudio di arti circensi, clownerie, stravaganze e stupefacenti creazioni, protagonista della 4ª puntata di Retroscena. Questa settimana il programma di Michele Sciancalepore indaga la diversità e la “follia” attraverso la kermesse romagnola che inonda le strade di Colorno di creatività, fantasia e pazzia coniugate con la ricerca. Per tre giorni il talento e l’estro di grandi artisti internazionali, 25 formazioni tra programmazione ufficiale, Scena OFF e progetti speciali, con un centinaio di spettacoli in calendario sono stati l’occasione per celebrare la follia e la libertà, in una delle più conosciute sedi manicomiali italiane, proprio nel quarantennale della Legge Basaglia che abolì gli ospedali psichiatrici. «Ci ispiriamo alle parole di Basaglia che diceva che “la follia fa parte della società”», ricorda Leonardo Adorni, direttore del festival che aggiunge: «Fino al 1978 i matti erano segregati e nascosti mentre dopo la legge Basaglia sono stati restituiti alla società perché abbiamo bisogno delle persone folli». Nella seconda parte di questo quarto appuntamento con la rubrica Retroscena Memory si rievoca l’esilarante “Nuova Barberia Carloni”, spettacolo che vedeva protagonisti lo stesso Adorni con la compagnia “Teatro Necessario”. Anche in questa rappresentazione diventata di culto l’arte circense ricca di acrobazie, bizzarre invenzioni e azioni mimiche fondeva palco e platea in un gioco travolgente in cui gli artisti vestivano i panni dei barbieri e gli spettatori quelli dei clienti. In conclusione, come sempre, la nostra “sand artist” Gabriella Compagnone con la sua appassionante creazione artistica sulla sabbia, e l’imperdibile appuntamento con la rubrica “CheTeatroFa”, la mappa degli appuntamenti e delle “temperature” teatrali più significative della nostra penisola in stile meteo

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8 Novembre 2018

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  • Il libro di Retroscena