Martedì in seconda serata

Lo scrittore, drammaturgo e performer Stefano Massini, vincitore del prestigioso premio Tony Award 2022 per la migliore opera teatrale con Lehman Trilogy, è il protagonista assoluto della puntata di Retroscena dedicata al suo nuovo spettacolo L’interpretazione dei sogni, monologo ispirato agli scritti di Sigmund Freud che hanno rivoluzionato il Novecento. Intervistato da Michele Sciancalepore, Massini racconta le ragioni professionali e personali che lo hanno portato a indossare sul palcoscenico i panni del celebre neurologo austriaco.

Mentre il suo Lehman Trilogy continua a essere rappresentato nei maggiori teatri europei ed internazionali, Stefano Massini – all’apice della popolarità dopo la vittoria del Tony Award, l’Oscar del teatro americano – decide di calcare in prima persona il palcoscenico con L’interpretazione dei sogni, tratto dalla pietra miliare dell’inventore della psicanalisi Sigmund Freud; un viaggio di oltre cento minuti in una terra per lo più inesplorata e spesso inaccessibile: il nostro IO. Un tema che Massini, affascinato dall’assoluta simbiosi e osmosi fra sogno e teatro, elabora e sviscera da più i dieci anni attraverso i testi del padre della psicanalisi; un percorso iniziato con alcune serate, proseguito con un libro e approdato nel 2018 allo spettacolo Freud o l’interpretazione dei sogni diretto da Federico Tiezzi e protagonista Fabrizio Gifuni. Ma stavolta Stefano Massini non è restato dietro le quinte a fornire le parole agli interpreti, ma è salito sul palco prendendo per mano gli spettatori e guidarli nel suo lavoro che contiene, assicura, solo materiale assolutamente nuovo. “C’è una cosa perniciosa che detesto nel teatro – dice Massini – appena fai una cosa ti chiedono di farne subito un’altra, obbligandoti a inseguire idee sempre nuove. Io invece voglio tornare su cose già fatte ma con una profondità e maturità diversa”. “Vivere il proprio sogno” e “guardarsi dentro” sono poi gli inviti che Massini lancia alla platea durante lo spettacolo e ai telespettatori di Retroscena: «Bisogna cercare dentro di noi le soluzioni alle nostre fobie e manie, non guardare al giudizio o al “like” altrui. Noi invece oggi tendiamo all’esibizione, non all’introspezione, ci esibiamo continuamente attraverso media, social, post, foto, video».

Al termine della puntata non mancheranno due appuntamenti consolidati, quello con la “sand artist” Gabriella Compagnone che anche quest’anno realizza in esclusiva per Retroscena le sue emozionanti creazioni sulla sabbia e, infine, l’altrettanto ormai storica rubrica CheTeatroFa, la mappa degli appuntamenti e delle “temperature” teatrali più significative della nostra penisola in stile Meteo.

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15 Febbraio 2023

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  • Il libro di Retroscena