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Attualità – Medici di base: carenze record e pensionamenti, la sfida della sanità territoriale

Il tema dei medici di base è oggi una delle sfide più urgenti per la sanità italiana. Secondo un’analisi de Il Sole 24 Ore su dati OneKey di Iqvia, in province come Lodi e Monza si arriva a un medico di famiglia ogni 1.700 abitanti, ben oltre la soglia ottimale di 1.200 residenti per medico fissata dalle norme nazionali. In alcune realtà, come Como, si superano addirittura i 2.500 assistiti per singolo professionista. A livello nazionale, i medici di medicina generale attivi sono circa 37mila, ma tra il 2025 e il 2027 oltre 7.300 raggiungeranno l’età della pensione. I concorsi per la formazione restano in parte deserti: in Lombardia, all’ultima selezione, solo 280 candidati per 500 posti disponibili. Per far fronte alle carenze, le Asl possono ora trattenere i medici fino a 73 anni. Di fronte a questi numeri, la domanda è inevitabile: come garantire il diritto alla salute e il futuro della medicina di base?

Ne parliamo con: Pina Onotri, segretario generale SMI – Sindacato Medici Italiani; Valentina Arcovio, giornalista scientifica;

APPROFONDIMENTO

Costi delle Rsa alle stelle: quale futuro per l’assistenza agli anziani?

Il tema delle RSA e delle rette in aumento è oggi al centro di un acceso dibattito pubblico e politico. In molte regioni italiane, le famiglie si trovano a dover affrontare rincari significativi: in Lombardia, ad esempio, la retta giornaliera è salita a 56 euro, mentre in Trentino si registra un incremento medio del 2,4% solo nell’ultimo anno, con alcune strutture che hanno mantenuto invariate le tariffe. Questi aumenti sono spesso giustificati dall’inflazione, dalla crescita dei costi del personale e dalla necessità di garantire la sostenibilità economica delle strutture, già messe a dura prova dalla pandemia e dalla carenza di personale specializzato. Tuttavia, il sistema soffre anche di un quadro normativo incerto e di una riforma della non autosufficienza ancora incompleta, che lascia irrisolte le responsabilità sulla ripartizione dei costi tra Stato, Regioni, Comuni e famiglie. In questo contesto, il rischio è che il peso economico ricada sempre più sulle famiglie, alimentando disuguaglianze e incertezza sul futuro dell’assistenza agli anziani più fragili.

Ne parliamo con: Claudio Falasca, Auser; Sebastiano Capurso, presidente Anaste; Cristiano Gori, Co-coordinatore Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza

19 Maggio 2025