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Ci sono generazioni più fortunate e altre meno.
Ci sono i ragazzi cresciuti negli anni del boom economico: sapevano che lo studio avrebbe assicurato loro un futuro migliore e quel futuro lo hanno trovato grazie ad un lavoro che ha permesso loro di crescere i figli serenamente, di compare un’auto, di acquistare una casa, di fare le vacanze.
Ce ne sono altri ragazzi, quelli di oggi, che anche con un posto fisso si scoprono poveri, la casa acquistata la perdono, non hanno certezze sul futuro e non possono fare grandi progetti.
Cosa vuol dire vivere così ce lo racconta Sara De Santis, intervistata da Gabriella Facondo a “Siamo noi”.

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23 Giugno 2015