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All’ospedale Sant’Anna di Torino, eccellenza nel sistema sanitario nazionale per la cura della donna, è grande l’attenzione per una medicina più vicina alle persone. A dirigere il reparto di ginecologia e ostetricia è la Prof.ssa Chiara Benedetto, direttrice della clinica universitaria e presidente della fondazione Medicina a misura di donna Onlus. Dal 2009 la fondazione ha messo in atto un restyling del reparto. Tra gli interventi, importanti sono stati quelli estetici per migliorare gli spazi e le attività culturali e ricreative. A prendere in mano il pennello per dare un nuovo look a ingressi, sale d’attesa, scale, reparti, corridoi con azioni di pittura collettiva sono le pazienti, più spesso i medici, gli infermieri, i portantini. Prof.ssa Benedetto: “L’obiettivo è rendere i luoghi di cura più umani. Per questo abbiamo ideato le azioni di riqualificazione artistica partecipata: abbiamo pitturato a macchia di leopardo tutto l’ospedale. Quello che ci dà la carica per andare avanti è il feedback positivo delle pazienti. Ogni settimana si tengono poi piccoli concerti musicali. Tanti studi dimostrano che chi fruisce di cultura gode di un maggiore stato di benessere, vive più a lungo ed è esposto ad un minor rischio di infarto o Alzheimer. Tra i vari stili di vita consigliati per la salute, oltre a attività fisica ed alimentazione, dovrebbe esserci quello di dedicare del tempo a poesia, pittura o scultura. C’è un’evidenza scientifica dell’arte sulle patologie: rende più breve il travaglio e riduce l’uso di analgesici, permette un recupero più veloce dopo gli interventi chirurgici, ha buoni effetti sul sistema cardiovascolare, accelera la guarigione”.

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4 Maggio 2016