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Quando si parla di scuola come luogo di formazione, ci si riferisce spesso a programmi, voti, compiti. Ma a volte, la scuola diventa molto di più: un presidio, una linea di resistenza contro il vuoto, la solitudine, il disorientamento. La professoressa Maria Grazia Zanaboni, oggi 77enne, conosciuta da tutti col soprannome di Zana, è stata soprattutto questa incarnazione. Ha creduto nella scuola come atto politico, ha fondato un’associazione, amico Charly, per affrontare il disagio giovanile e ha lavorato con i familiari dei ragazzi, con le carceri minorili, con i territori più fragili, dalla Lombardia alla Sicilia per riflettere sul tema del suicidio adolescenziale, un tabù ancora per molti. Il servizio è di Luciana Celeste.

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6 Giugno 2025