di Giampiero Spirito

Capita di sbagliare. Gol all’attaccante, decisione all’arbitro. E intervento al difensore. Non per questo bisogna ricevere insulti pesanti il giorno dopo la partita. E’ accaduto a Santon, il terzino dell’Inter, reo di aver colpito difettosamente di testa e di aver così involontariamente lanciato a rete il suo avversario El Shaarawy che ha segnato il momentaneo vantaggio della Roma sui nerazzurri. Anche minacce via social tanto da costringere Santon a chiudere il suo profilo Instagram. Non si perdona niente a chi sbaglia ma è tutto un modo per trovare l’alibi, anzi il capro espiatorio che si tramanda nei secoli. Una giustificazione al mancato successo nello sport e nella vita, racchiuso in un singolo atto, in una singola persona.

Lo stesso è accaduto a Wallace, il difensore brasiliano, fischiato per aver sbagliato un appoggio indietro al proprio portiere e lanciato un avversario a rete. Senza conseguenze per la sua squadra. “Non lo vogliamo vedere più”, gridavano dalle tribune. La Lazio poi ha vinto il Chievo e non c’è stato quindi bisogno di Instagram ma, almeno che non l’abbia fatto apposta, il difensore che sbaglia perché non può essere perdonato. Se proprio insiste sarà l’allenatore a provvedere. Ma niente insulti, siamo sportivi!

Le casse della Roma vuote e quindi da riempire fanno discutere in questo calcio mercato. Una squadra in lizza per traguardi importanti che cede i migliori giocatori perché deve ripianare i suoi ingenti debiti. Sono anni che va avanti così ma ogni volta società giallorossa ha saputo vendere ed acquistare bene. Certo sono andati via Pjanic, Benatia, Salah, Rudiger, Gervinho e la Roma ha comunque ottenuto piazzamenti da Champions. Nessun titolo però, anche se meno remunerativo. Allora dobbiamo chiederci se nello sport debbano contare più i titoli sportivi o i posizionamenti che fanno ottenere preziose risorse di milioni. O se piuttosto qual è il punto di giusto equilibrio.

Annotate queste frasi e indovinate a quale filosofo appartengono:

  1. Nella vita alcune volte diamo e altre riceviamo, dobbiamo essere pronti a capirlo e nel caso ringraziare. Mai prendere qualcosa senza restituire nulla.
  2. La pazienza è una regola fondamentale, difficile da spiegare a chi trova l’attesa noiosa.

La soluzione alla prossima…battuta.

23 Gennaio 2018

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