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Per la prima volta dall’inizio del cessate il fuoco a Gaza il Tg2000 entra nella Striscia e documenta la distruzione e il dolore del popolo palestinese nel giorno in cui Hamas restituisce a Israele il corpo senza vita di un altro ostaggio. Il reportage a cura della corrispondente Alessandra Buzzetti,

L’ingresso del Tg2000 nella Striscia inizia dal valico militare israeliano di Nahal Oz, di fronte alla parte settentrionale di Gaza City. Dal 7 ottobre del 2023 ad oggi i giornalisti possono entrare solo a seguito dell’esercito israeliano.
Oltrepassata una seconda nuova barriera, a bordo di un camion militare, si procede su una strada sterrata, parte dell’ampia zona sul confine completamente livellata dalle ruspe israeliane.
Pochi metri dopo, all’orizzonte si vedono solo macerie. Su una collinetta una base militare. Ai suoi piedi dall’altro lato il quartiere di Shejaiya, di cui non è rimasto nulla.
“Ora la stragrande maggioranza dei civili vive ora oltre la linea gialla – dice al Tg2000 Nadav Shoshani, portavoce per i media internazionali dell’esercito israeliano – Shejaiya è stato uno dei campi di battaglia più dura in questa guerra. Quasi ogni casa aveva un tunnel sotterraneo, l’area era disseminata di trappole esplosive e Hamas vi combatteva. Ci sono tornati più volte e il corpo di un ostaggio morto è stato ritrovato in quest’area recentemente. Avrebbero dovuto restituirli tutti un mese fa. Devono smettere di oltrepassare la linea gialla e disarmarsi. Prima avverrà, prima l’accordo avanzerà nelle fasi successive”.
Il breve tempo a disposizione dei giornalisti è terminato, si torna verso la barriera di confine. La devastazione resta impressa negli occhi, come la conferma che si è solo in una fase di tregua armata e il cessate il fuoco non segna la fine del conflitto.

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13 Novembre 2025