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Ci sono molti modi di uscire dall’Unione Europea. E in base alla strada che il Regno Unito prenderà in caso di vittoria di Brexit, si capiranno le conseguenze per gli Italiani.
Cominciamo con chi già vive lì. Comunque vada, per gli Italiani che lavorano in regola nel paese, non ci saranno ripercussioni. Dovranno necessariamente emergere quelli che fanno lavoretti in nero se la Gran Bretagna uscisse da ogni contesto associativo europeo. E per gli italiani che ad esempio fra 3-4 anni decidessero di trasferirsi lì, le cose sarebbero molto complicate.
Qualora il Regno Unito invece aderisse all’Area Economica Europea di cui al momento fanno parte Norvegia, Islanda e Liechtenstein, continuerà ad esserci libertà di movimento per lavoratori, merci, servizi e capitali e anche le nostre esportazioni continuerebbero come prima.
Fine dell’Erasmus se Londra litiga con Bruxelles in caso di Brexit. I programmi di cooperazione universitaria infatti sono principalmente nelle cornici UE e Area Economica Europea.
Per i più maturi invece, ci sarebbe bisogno di un accordo bilaterale tra Italia e Regno Unito al fine di gestire i contributi di chi ha diviso la sua carriera lavorativa, e relativo pagamento di contributi previdenziali, fra i due paesi.
Per quanto riguarda il turismo britannico in Italia in caso di Brexit è prevedibile comunque un cospicuo calo almeno per quest’anno. Con ogni probabilità, infatti, la Sterlina perderà ulteriormente valore, rendendo il prezzo delle vacanze in Italia più elevato per i cittadini britannici. Il calo della sterlina e il forte rallentamento che seguirebbe a Brexit per l’economia britannica abbasserebbero anche i prezzi delle case e il costo di un soggiorno in Gran Bretagna per chi decidesse di fare investimenti immobiliari o le ferie nel paese.

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17 Giugno 2016

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