Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.45. Domenica: 18.30 e 20.45

In Sicilia, nella provincia di Enna, viene omaggiato il ricordo di Tomaso Lomonaco. Con Vincenzo Grienti ripercorriamo la vita di questo medico e scienziato attraverso inedite immagini di archivio.

In Sicilia, nella provincia di Enna, viene omaggiato il ricordo di Tomaso Lomonaco. Con Vincenzo Grienti ripercorriamo la vita di questo medico e scienziato attraverso inedite immagini di archivio.
80 anni fa Mario Pezzi stabilisce il record d’alta quota con un aereo ad elica. Un’impresa impossibile senza il genio e le sperimentazioni di Tomaso Lomonaco. Un generale, ma soprattutto un medico, uno scienziato, un uomo che nelle difficoltà dell’Italia tra i due conflitti mondiali ha scritto pagine e pagine di storia della medicina aeronautica e spaziale. Siciliano di Caropepe Valguarnera, in provincia di Enna, si laurea in medicina e chirurgia a Roma nel 1924. Sua l’idea con l’ingegner Verduzio dello speciale scafandro pressurizzato e ossigenato per favorire la respirazione di Pezzi nel 1937. Un anno dopo cura l’ergonomia e la fisiologia della cabina stagna per il secondo record d’alta quota, sempre di Mario Pezzi. Nel 1934 è al lavoro all’Istituto medico legale di Roma. La sua passione per l’aeromedica lo porta a lavorare con il Reparto d’Alta Quota di Guidonia. Con il professore Margarìa prepara i primi esperimenti da eseguire nel cassone frigo pneumatico, un apparecchio utile a creare la depressione barometrica, come si vede dalle immagini d’archivio dell’Aeronautica Militare. Qui si vede un capo tecnico che ispeziona l’impianto di respirazione artificiale e poi un medico che accompagna il pilota all’interno del cassone per fornirgli gli ultimi dettagli di questo volo sperimentale riprodotto a terra. Nel 1952 è tra i fondatori della società Italiana di Medicina aerospaziale, di cui sarà a lungo il presidente. Nel 1963 viene ricevuto da Paolo VI in occasione del Congresso mondiale di medicina aeronautica e spaziale. Il Papa ne apprezza le doti e l’approccio medico-scientifico. Nel 1961 fonda il primo corso di “infermiere dell’aria” e poi nel 1963 la Scuola di Medicina Aeronautica e Spaziale. Nel 1965 riceve l’astronauta John Glenn, il primo americano ad eguagliare Jury Gagarin. Glenn apprezzerà gli studi e gli esperimenti del generale siciliano, considerato a giusta ragione tra i padri della medicina aero-spaziale italiana.

4 Agosto 2017