Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.30. Domenica: 18.30 e 20.30

Una celebrazione significativa, e per certi versi anche emozionante si è svolta ieri nella Missione “Speranza e Carità” di via Decollati, l’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice ha presieduto il solenne rito della Dedicazione dell’Altare e la consacrazione della chiesa Casa di preghiera per tutti i popoli, diretta dal missionario laico Biagio Conte che ospita centinaia di immigrati. Presente anche i card. Paolo Romeo e diversi presbiteri, diaconi e rappresentanti delle Istituzioni che non hanno voluto mancare all’importante appuntamento. La solenne celebrazione è stata animata dalla corale del duomo di Monreale diretta dal maestro Marco Intravaja.
La chiesa è stata realizzata in un capannone dell’ex caserma aeronautica abbandonata, dove non c’era neppure il tetto, ora il soffitto ligneo, il marmo sul pavimento, otto tele con la vita di Gesù dipinte da Bakiri, tunisino musulmano ex ospite della missione, la Via Crucis scolpita da Nanà del Ghana, i mosaici realizzati dai ragazzi con la sindrome di Down di Comiso, le opere di Misericordia nelle vetrate raccontano che nessuno è straniero nella chiesa casa di tutti i popoli.
“Abbiamo realizzato questa chiesa – afferma Biagio Conte – grazie alla collaborazione di tanti che si sono impegnati giorno e notte. Un messaggio importante di accoglienza che arriva da Palermo in un momento difficile per la nostra società”.
L’emozione di monsignor Lorefice durante il rito è stata percepita da tutti. “Questo era un luogo simbolo di abbandono e invece questo è quello che sono capaci di fare gli uomini di fede vera, che fanno diventare il loro cuore tempio di Dio. Da qui arriva per tutti il messaggio che dobbiamo fare sul serio. Attraverso la Chiesa di Palermo parte un appello a tutti i palermitani per realizzare una città dove nessuno si senta straniero né ospite, ma concittadino e familiare”.
Tra i momenti più significativi, del rito della Dedicazione, l’aspersione dell’altare e del popolo in segno di penitenza e in ricordo del Battesimo. Il momento più importante della celebrazione è stato rappresentato dall’unzione con il Sacro Crisma dell’altare sul quale è stato posto un braciere con l’incenso ad ardere e la deposizione delle reliquie nel sepolcro.
“Abbiamo scelto di deporre le reliquie di santi e beati dei 5 continenti – spiega padre Pino Vitrano – quelle di San Francesco e Santa Chiara d’Assisi e il Beato Padre Pino Puglisi per l’Europa, di Santa Teresa di Calcutta per l’Asia, di Santa Giuseppina Bakhita per l’Africa e il Beato Zerifino Namuncurà per l’America”. Quindi sono state unte le 12 croci, simbolo degli Apostoli, poste all’interno della chiesa, accese le candele dell’altare ed illuminata a festa tutta la chiesa.

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9 Gennaio 2017

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