
Calenzano, prosegue l’inchiesta. Presto i primi indagati
La strage di Calenzano, potrebbero arrivare presto i primi indagati. Sotto accusa le modalità della manutenzione e la gestione della sicurezza. Servizio di Massimiliano Cochi
La strage di Calenzano, potrebbero arrivare presto i primi indagati. Sotto accusa le modalità della manutenzione e la gestione della sicurezza. Servizio di Massimiliano Cochi
Nelle ultime ore ancora incidenti mortali sul lavoro. L’ultimo nel milanese. Un operaio è deceduto cadendo da una impalcatura. Poche ore prima la morte di un ferroviere. Servizio di Caterina Dall’Olio
Non ci sono buone notizie per i lavoratori della Beko. La multinazionale turca ha confermato quasi duemila licenziamenti. Servizio di Beatrice Bossi.
La crisi del mondo del lavoro. La Beko, la multinazionale turca degli elettrodomestici ha confermato i 1.935 esuberi annunciati in diversi siti nel nostro Paese. Risolta almeno per un anno invece la vicenda Trasnova. Servizio di Beatrice Bossi
Si è aggravato il bilancio della strage sul lavoro avvenuta ieri a calenzano. Sono 5 purtroppo le vittime. E ci sono ancora delle persone ricoverate. Servizio di Massimiliano Cochi.
Un altro infortunio mortale sul lavoro oggi, poco prima del Casello di Cassino. Intanto, in serata arriva il ritiro dei licenziamenti per gli operai dell’indotto automobilistico legato a Stellantis. Clara Iatosti.
Oggi arrivano sul tavolo del ministero le vertenze sulla crisi delle aziende Beko e Trasnova: 400 persone rischiano di perdere il posto di lavoro. Servizio di Alessio Orlandi
Purtroppo le morti sul lavoro sono sempre più frequenti. Negli ultimi 10 mesi le vittime sono aumentate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Caterina Dall’Olio.
Sono giorni delicati per gli operai della multinazionale Beko e per i lavoratori di Stellantis. Servizio di Vito D’Ettorre.
Dalla Beko di Siena agli stabilimenti della Trasnova, azienda dell’indotto Stellantis, licenziamenti e chiusure. Natale amaro dunque per centinaia di operai. Il lavoro è un diritto ha detto ancora Papa Francesco ieri durante l’Angelus. Servizio di Vito D’Ettorre per Tg2000