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Una tragedia si consumò nelle terre di confine dopo il 1945. Sconfitta, l’Italia dovette cedere l’Istria, Fiume e la Dalmazia e in 350mila furono costretti all’esodo per fuggire dalla furia dell’occupazione slavo-comunista. Dovettero abbandonare tutto, casa, beni, lavoro, ma soprattutto furono rinnegati dalla patria. Nei centri di raccolta come Padriciano, alle porte di Trieste, i profughi vissero in condizioni disumane anche 12 anni, fastidiosa spina nel fianco per governi e politici. Questa la storia di Norma Cossetto, medaglia d’oro al merito civile alla memoria.

11 Febbraio 2016