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Resta fragile il cessate-il-fuoco in Nagorno-Karabakh (l’enclave cristiana nell’Azerbaijan musulmano) e la guerra rinfocolata alcuni giorni fa mostra una modifica negli equilibri del Caucaso. Le esecuzioni e le decapitazioni avvenute nei giorni scorsi mostrano un modus operandi simile a quello dei miliziani dell’Isis. Fra i combattenti azeri, vi sarebbero jihadisti e turchi dei Lupi grigi. Nel silenzio di Usa, Unione europea e Onu, mons. Raphael Minassian, vescovo armeno- cattolico a Erevan, ha rivolto un appello per la pace e alla preghiera per i cristiani.

7 Aprile 2016