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La deportazione cominciò all’alba del 18 maggio del 1944 e finì alle 16 del 20 maggio. Furono coinvolti 32.000 militari russi. Per ordine di Stalin, l’espulsione della popolazione tatara di Crimea fu portata a termine in tre giorni. Ma il trasferimento a tappe nei luoghi di insediamento durò circa un mese e causò migliaia di morti. Nell’autunno del 1944 erano arrivati a destinazione, per lo più in Asia Centrale (Uzbekistan e Kazachstan), quasi 200.000 tatari di Crimea. Anche i soldati di nazionalità tatara smobilitati dall’esercito dovettero seguire i loro compatrioti nei luoghi di deportazione.
Dalla puntata di TGtg -Telegiornali a confronto del 18 maggio 2016 condotta da Clara Iatosti.

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19 Maggio 2016