Il documentario presenta interviste a sopravvissute centenarie realizzate in Armenia: Lusig Sahaghian Karapetian, nata nel 1909 a Kars ( ora in Turchia); Zvart Kasparian, nata nel 1910 a Karpert.  Continua con una intervista a Misha Wegner, figlio di Armin T. Wegner, l’ufficiale tedesco che ha fotografato la deportazione degli armeni. Si ricordano la Shoah, la Cambogia, la Bosnia e altri genocidi sempre ad opera di governi ai danni di propri cittadini. Altre interviste a storici, Claude Mutafian, storico dell’ Università Paris Sorbonne, Taner Akcam, storico turco dell’Università di Minneapolis, si alternano a foto e filmati inediti provenienti da archivi statali. Vengono visualizzate una serie di carte geografiche che mostrano come il territorio dell’Armenia odierna corrisponda ad un decimo dell’ Armenia storica. La macchina da presa si sposta in Armenia al monastero di Gheghard e a Etchmiazin, sede del  Katholikos Karekin II, il papa degli armeni. Marcello Flores ricorda il processo a Soghomon Tehlirian che uccise a Berlino Talaat Pascia, uno dei  triumviri responsabile del genocidio armeno (gli altri erano Enver Pascia e Gemal Pascia). Ancora una testimonianza di Taner Akcam che propende per la continuità fra i massacri di Abdul Hamid del 1894-96 e il genocidio del 1915. Raymond Kevorkian, storico dell’ Università Paris III ricorda le guerre balcaniche mentre le immagini scorrono sulla battaglia di Gallipoli assieme a vecchi filmati della I guerra mondiale. Halil Berktay, storico turco dell’università Sabanci di Istanbul, parla dei gruppi paramilitari, dell’Organizzazione Speciale, ( SS antelitteram) e dei cetè mentre scorrono le foto di Armin T. Wegner. Un filmato sui resistenti del Musa Dagh ci riporta alla resistenza armena immortalata dal romanzo di Franz Werfel. Si ritorna a Dzidzernagaperet per intervistare Laurenti Barseghian , il direttore del museo del genocidio di Yerevan , mentre scorrono le immagini del Muro della Memoria, con le lapidi dei “giusti per gli armeni” e viene ricordato Henry Morgenthau , l’ambasciatore degli USA all’epoca che organizzò la Near East Rescue per il ritrovamento e il salvataggio degli orfani dispersi e i rifugiati nell’Armenia zarista. L’intervista ad una anziana sopravvissuta armena nata nel 1916 ricostruisce la storia degli orfani, mentre scorrono immagini dell’avanzata russa ad Erzerum, della ritirata e del conseguente contrattacco turco che viene fermato a Sardarabad dai sopravvissuti armeni. Immagini propagandistiche della nascita dell’Armenia Sovietica mostrano il periodo della ricostruzione. Charles Aznavour, il cantante franco- armeno e Serj Tankian del gruppo rock del System of the Dawn parlano a nome della diaspora ricordando le “ferite della memoria”.

24 Giugno 2016

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