I due santi di oggi sono i collaboratori più stretti dell’apostolo Paolo e rappresentano simbolicamente gli uomini della legge. Secondo la tradizione Paolo scrisse due lettere a Timoteo e una a Tito quando erano rispettivamente vescovi di Efeso e di Creta. Sono le uniche due lettere del Nuovo Testamento indirizzate non a comunità, ma a persone. Paolo, ormai anziano, si lascia finalmente andare ad annotazioni ricche di affetto verso i suoi due discepoli, fiducioso di aver messo nelle giuste mani l’annuncio del Vangelo del Signore. Secondo Benedetto XVI, Timoteo e Tito «ci insegnano a servire il Vangelo con generosità e a essere i primi nelle opere buone».

25 Gennaio 2018