Scappata ai massacri del Ruanda alla metà degli anni Novanta con i suoi quattro figli, nel 2001 ha fondato la Cooperativa Karibù, parola che in swahili vuol dire “benvenuto”: una delle realtà più significative in Italia in materia d’accoglienza, che oggi dà lavoro a quasi 200 persone, tra assistenti sociali, psicologi e mediatori culturali, tanto da valerle, nel 2018, il premio come “imprenditrice immigrata dell’anno”. Ci ha parlato della destinazione universale dei beni, e del diritto di tutti di desiderare la felicità.

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5 Aprile 2019