Muro Cremisan 1Roma, 19 agosto 2015 – “Siamo frustrati dalla ripresa dei lavori per la costruzione del muro nella Valle di Cremisan, perché avendo fatto ricorso alla giustizia israeliana per salvare i terreni delle povere famiglie della zona non abbiamo trovato giustizia. Questo ci rattrista”. Lo ha detto, il vicario del Patriarcato latino di Gerusalemme, mons. William Shomali, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000.

Secondo quanto riferisce il Patriarcato latino di Gerusalemme molti alberi di ulivo sono stati già sradicati per lasciar spazio ai bulldozer israeliani entrati in azione per la costruzione del muro. La Società “Saint Yves”, Centro cattolico per i diritti umani, ha pubblicato le foto sui suoi account Facebook e Twitter. In essi si possono vedere ruspe che sradicano gli ulivi, nei pressi di Beir Ona.
Il Patriarcato latino di Gerusalemme in questi giorni ha anche espresso preoccupazione per le scuole cristiane: “Restrizioni di bilancio imposte dallo Stato di Israele possono ostacolare il corretto funzionamento di queste scuole, e incidere sull’insegnamento impartito a più di 30.000 bambini”.
“Noi chiediamo solo che le chiese cristiane –  ha spiegato mons. Shomali – vengano trattate come sono trattate le scuole ortodosse che sono private come noi. Noi chiediamo solo uguaglianza e non privilegi”.

Servizio di Marco Burini

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19 Agosto 2015

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