Marco Masini, cantautore che ha toccato i vertici del successo, l’umiliazione e dell’abbandono, del favore della critica, del pubblico. Che ha subito attacchi beceri e invidie maligne. Che ha saputo rialzarsi e reinventarsi, sempre. “MI sono sentito attaccato in modo sbagliato, ecco. Si può tranquillamente non condividere la musica o il pensiero di un cantante, ma contrapporsi in modo leale, in maniera sportiva. Se si decide che si spara al tre… Non puoi attaccarmi a tradimento, con offese personali.” Restando fedele agli amici veri, (commovente il concerto organizzato per l’amico fraterno Francesco Nuti, gravemente malato da anni) spesso gridando la sua rabbia, anche violentemente, a Soul, domenica alle ore 12.20 e alle 20.30, Marco Masini si racconta, e dice: “ sono mai stato arrabbiato con la vita, ma con chi condizionava la nostra vita. Tutto quello che ho scritto l’ho fatto per difendere la mia vita e quella di chi mi ascoltava e condivideva il mio pensiero . Siamo sempre noi a decidere il nostro destino e il destino di questo mondo. Adesso non ho più paura di me stesso e quindi credo di non aver più paura di nulla. Posso essere me stesso senza alcun tipo di strategia. Ho imparato che non bisogna rincorrere il pubblico, ma la nostra vita, noi stessi, le nostre sensazioni. Ho avuto la fortuna di poter condividere tutte le mie emozioni con tanta gente e adesso credo che la cosa da evitare assolutamente sia la solitudine. È un grande ostacolo per quanto riguarda il percorso della nostra vita.” La felicità? “Sta nel capire bene cos’è la felicità. Perché l’uomo è assetato sempre. A me il successo non è mai bastato, se sono stato felice per il successo è perché ero incosciente. Diventare coscienti significa soffrire di più e capire gli errori che hai fatto”.

18 Settembre 2015

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