Siamo spesso attenti a capire l’aldilà, ma se tutto concorresse a spiegarci l’aldiquà? Il viaggio nel Paradiso di Dante parla della vita terrena, non solo di ciò a cui speriamo. Il cambiamento che avviene in questo percorso ci illumina, ci fa comprendere il vero centro del mondo: usando gli occhi del cuore per vedere oltre all’apparenza, arriviamo a superare ogni tipo di distanza. Nella penultima puntata, la trentatresima di “Nel Mezzo del Cammin” con Franco Nembrini, arriviamo all’incontro con la Madonna, nel canto XXXIII. “Vergine Madre, figlia del tuo figlio” è forse uno dei versetti più celebri del Paradiso ed il canto di san Bernardo alla Madonna è sicuramente il brano più conosciuto della cantica. Questa lode a Maria, la donna che rende più presente Cristo e dalla quale passano tutte le intercessioni e grazie, per Nembrini è il brano che esprime al meglio ciò che siamo e che possiamo essere: Maria è primizia di ciò a cui tutti siamo chiamati e destinati. Insieme a Dante scopriamo come sia possibile essere a un tempo vergini e madri o padri, figli dei propri figli, umili e alti. In Maria è racchiusa la speranza di tutti, ma cos’è la speranza? Nembrini ci ricorda che non è semplicemente affrontare il dubbio che le cose vadano bene o male, ma sperare su quello che è già accaduto. Maria è fondamento della nostra speranza, certa che quello che si è realizzato in lei sia vero anche per noi. Attraverso la Madonna per la quale ogni grazia passa, anche noi ci prepariamo a gustare la pienezza che la vicinanza con Dio ci può dare, vivendo ogni giorno con stupore per la bellezza per cui siamo fatti.

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6 Dicembre 2016

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