Papa Francesco questa mattina ha lasciato il Vaticano e si è trasferito in auto all’Aeroporto Internazionale di Roma-Fiumicino da dove alle ore 8.35 – a bordo di un A321 dell’Alitalia – è partito alla volta di Ginevra, in Svizzera, per compiere il Pellegrinaggio Ecumenico in occasione del 70° anniversario della fondazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese. E’ il terzo Pontefice dopo Paolo VI (1969) e Giovanni Paolo II (1982) a compiere tale pellegrinaggio.

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Nel momento di lasciare il territorio italiano, il Santo Padre ha fatto pervenire al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, il seguente messaggio telegrafico:

NEL MOMENTO IN CUI INTRAPRENDO IL PELLEGRINAGGIO ECUMENICO A GINEVRA,
PER INCONTRARE LA COMUNITA’ CATTOLICA E SPECIALMENTE PER INCREMENTARE IL
DIALOGO CON LE ALTRE CHIESE, MI È CARO RIVOLGERE A LEI, SIGNOR PRESIDENTE, IL
MIO DEFERENTE SALUTO, CHE ACCOMPAGNO CON FERVIDI AUSPICI PER IL BENESSERE
SPIRITUALE, CIVILE E SOCIALE DEL POPOLO ITALIANO, CUI INVIO VOLENTIERI LA MIA
BENEDIZIONE
FRANCISCUS PP.

A bordo dell’aereo, il consueto saluto ai giornalisti: «Vi saluto tutti e vi ringrazio per il lavoro che farete in questo viaggio – ha detto il Papa -. Un viaggio che è verso l’unità, con desideri di unità».

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L’aereo è atterrato intorno alle 10 all’aeroporto di Ginevra-Cointrin. Qui, il Papa è stato accolto dal Presidente della Confederazione Svizzera, Alain Berset. Presenti anche due ex Guardie Svizzere Pontificie in divisa e due bambini, in abito tradizionale, che hanno offerto al Santo Padre un omaggio floreale. Dopo l’esecuzione degli inni, il Papa ha salutato il Presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Svizzera, Gottfried Locher, e si è trasferito al Pavillon VIP dell’Aeroporto per l’incontro privato con il Presidente della Confederazione Svizzera, Alain Berset.

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Papa Francesco ha donato al Presidente della Confederazione Svizzera la riproduzione, stampata in copia unica su pergamena,  dell’ingresso trionfale del Pontefice nella città di Roma nel marzo 1507 di ritorno dalla vittoria su Giovanni Bentivoglio e dalla conseguente riconquista di Bologna. La figura all’estrema sinistra della scena è tradizionalmente identificata con il primo Comandante della Guardia Svizzera, Kaspar von Silenen (italianizzato in Gaspare Sillano), riconoscibile a motivo della catena d’oro appesa al collo e del bastone del comando nella mano sinistra, che costituirono per molto tempo le insegne della carica di comandante.

 

Al suo arrivo al Centro Ecumenico del World Council of Churches (WCC) per la Preghiera Ecumenica, Papa Francesco è stato accolto dal Rev.do Dott. Olav Fykse Tveit, Segretario Generale del WCC; dalla Dott.ssa Agnes Abuom, Moderatrice; dal Metropolita Prof. Dott. Gennadios of Sassima, Vice-Moderatore; e da Bishop Mary Ann Swenson, Vice-Moderatrice, che lo hanno accompagnato nella Cappella del Centro. Erano presenti i membri del Comitato Centrale del World Council of Churches, alcuni partner ecumenici e il Seguito papale. Dopo la processione iniziale, la Preghiera Ecumenica si è aperto con i saluti introduttivi,è proseguita con la preghiera di pentimento, la preghiera per la riconciliazione e per l’unità, e la Lettura. Quindi il Papa ha pronunciato il suo discorso:

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Ecco la puntata integrale del Diario di Papa Francesco sulla prima parte del pellegrinaggio ecumenico:

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Nel pomeriggio ha avuto luogo l’Incontro Ecumenico nella Visser‘t Hooft Hall del Centro Ecumenico World Council of Churches di Ginevra. Dopo la preghiera d’apertura e i discorsi del Segretario Generale del WCC, Rev.do Dott. Olav Fykse Tveit, e della Moderatrice, Dott.ssa Agnes Abuom, il Santo Padre Francesco ha pronunciato il suo discorso:

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Al termine dell’incontro, la recita del Padre Nostro, cantato da tutti i partecipanti e la benedizione di Papa Francesco:

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Papa Francesco, a conclusione del viaggio a Ginevra, ha celebrato la Santa Messa nel Palaexpo, alla presenza di migliaia di famiglie e di giovani venuti da tutta la Svizzera e anche dalla vicina Francia. Nell’omelia, il Santo Padre ha proposto tre parole: «Padre, pane, perdono». Ha iniziato riflettendo sul “Padre nostro”, che viene riproposto nel Vangelo odierno, ricordando che “prima di essere infinito ed eterno, Dio è Padre”. “Padre nostro – ha continuato – è allora la formula della vita, quella che rivela la nostra identità: siamo figli amati”. Parlando del pane, il Papa ha osservato che esso “è anzitutto il cibo sufficiente per oggi, per la salute, per il lavoro di oggi; quel cibo che purtroppo a tanti nostri fratelli e sorelle manca. Per questo dico: guai a chi specula sul pane! Il cibo di base per la vita quotidiana dei popoli deve essere accessibile a tutti”. Infine la parola «Perdono»: “È difficile perdonare – ha osservato Francesco – portiamo sempre dentro un po’ di rammarico, di astio, e quando siamo provocati da chi abbiamo già perdonato”. Ma “Dio ci libera il cuore da ogni peccato, perdona tutto, tutto, ma una cosa chiede: che non ci stanchiamo di perdonare a nostra volta. Vuole da ciascuno un’amnistia generale delle colpe altrui. Bisognerebbe fare una bella radiografia del cuore, per vedere se dentro di noi ci sono blocchi, ostacoli al perdono, pietre da rimuovere”.

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Le parole di Papa Francesco al termine della celebrazione eucaristica:

“Ringrazio di cuore Mons. Morerod e la Comunità diocesana di Losanna-Ginevra-Friburgo. Grazie per la vostra accoglienza, per la preparazione e per la preghiera, che vi chiedo per favore di continuare. Anch’io pregherò per voi, perché il Signore accompagni il vostro cammino, in particolare quello ecumenico. Estendo il mio grato saluto a tutti i Pastori delle diocesi svizzere e agli altri Vescovi presenti, come pure ai fedeli venuti da varie parti della Svizzera, dalla Francia e da altri Paesi.
Saluto i cittadini di questa bella città, dove esattamente 600 anni or sono soggiornò il Papa Martino V, e che è sede di importanti Istituzioni internazionali, tra cui l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, di cui ricorrerà l’anno prossimo il centenario di fondazione.
Ringrazio vivamente il Governo della Confederazione Svizzera per il gentile invito e la squisita collaborazione. Grazie!
Per favore non dimenticatevi di pregare per me.
Arrivederci!”

Sull’aereo che lo ha riportato da Ginevra a Roma, Papa Francesco oltre a fare un bilancio del pellegrinaggio ecumenico – «È stata una giornata un po’ pesante almeno per me, ma sono contento, perché diverse cose che abbiamo fatto, la preghiera, il dialogo durante il pranzo, sono state bellissime. Poi l’incontro ecumenico e la messa mi hanno fatto felice» – ha affrontato nuovamente, alla luce dei recenti fatti di cronaca internazionale, il tema delle migrazioni. Ecco il video integrale della conferenza stampa:

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Ed ecco la seconda parte dello Speciale del Diario di Papa Francesco sul pellegrinaggio ecumenico del Santo Padre a Ginevra:

 

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Ma la vera conclusione del viaggio, così come di tutte le uscite da Roma, è davanti alla Salus Populi Romani (Photo: Vatican Media):

Papa Francesco - Photo: Vatican Media

21 Giugno 2018

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