Domenica ore 9.20

profContinua l’esplorazione dei due pilastri fondamentali del cristianesimo, il mistero della SS.Trinità e quello dell’Incarnazione. Con il primo andiamo a comprendere che Dio è solo ma non è solitario. La natura è una ma le persone sono tre. Dio è relazione, amore, famiglia. Non esiste nulla che sia assoluto, ab-solutus, “sciolto da” tutto. E noi, sue creature, siamo relazione.

Dio Padre genera, il Figlio è generato, capo di quel corpo che è la Chiesa e la Chiesa è vivificata da quello Spirito che “dà la vita”.

Il secondo dogma è quello dell’Incarnazione, per cui il Verbo si è fatto carne (GV 1,14): Gesù di Nazareth è Dio che ha preso le nostre fattezze, ha camminato per le polverose strade della storia, semplice ebreo marginale della Palestina di venti secoli fa. Al termine della sua avventura umana, Gesù se ne è andato per tornare da noi sotto un’altra forma: lo Spirito Santo. Dio quindi non è rimasto nei cieli, come le antiche divinità sull’Olimpo, ma vive “in mezzo a noi”, nello spazio e nel tempo. Come dice Paolo VI: “ non esiste solo una storia della Salvezza, ma anche una geografia della Salvezza”. Questa storia è stata raccontata in un libro, con la forza potente della narrazione, come illustra bene la sequenza del film Amistad di S.Spielberg. I giovani occidentali di oggi hanno la Bibbia tra le mani, ma non ne conosciamo il linguaggio, abbiamo smarrito la conoscenza della “lingua” della fede, ma ne rimaniamo comunque attratti dalla bellezza, intuendone la verità.

16 Novembre 2015