dal lunedì al venerdì ore 17:30

L’ospite di oggi è stato padre Marco Ivan Rupnik, teologo e artista, autore tra l’altro dell’immagine simbolo del giubileo della misericordia. Con lui abbiamo parlato del compito della teologia nella Chiesa di papa Francesco e di cosa significhi vivere secondo lo Spirito, lo abbiamo fatto a partire da quello che il Papa ha detto alla Chiesa italiana riunita a Firenze.

Nella seconda parte abbiamo riflettuto su cosa significhi per ciascuno di noi vivere in una Chiesa in Uscita, prendendo spunto dalle parole dette da Francesco in un’udienza dell’agosto dello scorso anno.

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LA TENTAZIONE DI SALVARE SE STESSI ANDARE VERSO L’ALTRO: UNA RISURREZIONE
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Il pelagianesimo ci porta ad avere fiducia nelle strutture, nelle organizzazioni, nelle pianificazioni perfette perché astratte. Spesso ci porta pure ad assumere uno stile di controllo, di durezza, di normatività. La norma dà al pelagiano la sicurezza di sentirsi superiore, di avere un orientamento preciso. In questo trova la sua forza, non nella leggerezza del soffio dello Spirito. La dottrina cristiana non è un sistema chiuso incapace di generare domande, dubbi, interrogativi, ma è viva, sa inquietare, sa animare. Una seconda tentazione da sconfiggere è quella dello gnosticismo. Essa porta a confidare nel ragionamento logico e chiaro, il quale però perde la tenerezza della carne del fratello. Il fascino dello gnosticismo è quello di «una fede rinchiusa nel soggettivismo, dove interessa unicamente una determinata esperienza o una serie di ragionamenti e conoscenze che si ritiene possano confortare e illuminare, ma dove il soggetto in definitiva rimane chiuso nell’immanenza della sua propria ragione o dei suoi sentimenti» (Evangelii gaudium, 94). Lo gnosticismo non può trascendere.

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Se leggete con attenzione eg vedrete che parla sempre di crescita e maturazione… sia nelle fede, che nell’amore che nella solidarietà, eg ha una prospettiva dinamica. il mandato missionario del signore comprende l’appello alla crescita della fede quando indica insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato” così appare chiaro che il primo annuncio deve dare luogo anche a un cammino di formazione e di maturazione. cammino di formazione maturazione: prendere questo sul serio implica che non sarebbe corretto interpretare questo appello alla crescita esclusivamente come formazione meramente dottrinale. la crescita avviene attraverso gli incontri con il signore nel corso della vita. questi incontri si custodiscono come tesoro nella memoria e sono la nostra fede viva in una storia di salvezza personale. la crescita nella fede avviene soltanto quando ci incontriamo con il Signore.

Teniamo ben presente che progredire nella fede non è soltanto un fatto volontaristico di credere più da qui innanzi. e’ anche esercizio di ritornare con la memoria alle grazie fondamentali. si progredisce ritornando. Un cuore missionario è consapevole che egli stesso deve crescere nella comprensione del vangelo, dei sentieri dello spirito. e allora non rinuncia al bene possibile, ma corre il rischio di sporcarsi con il fango della strada.

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29 Dicembre 2017