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UNA PACE DA COSTRUIRE

Incontro tra Bergoglio ed Erdoğan  

5 febbraio 2018

In occasione dell’incontro di oggi, in Vaticano, tra Papa Francesco e il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, abbiamo ripreso due dichiarazioni di Bergoglio: durante la Conferenza Stampa nel volo di ritorno dal Viaggio Apostolico in Myanmar e Bangladesh, in cui Francesco ha precisato la distinzione tra “gli incontri in cui io sono andato a trovare la gente e gli incontri nei quali io ho ricevuto gente”, e l’altro durante l’Incontro con le Autorità nel Palazzo Presidenziale di Ankara in cui ha parlato della necessità di costruire una pace solida fondata sulla libertà religiosa e di espressione.

Abbiamo fatto un’analisi dell’incontro politico di oggi insieme a Maddalena Santoro, sorella di Don Andrea Santoro, sacerdote missionario assassinato, esattamente 12 anni fa, a Trebisonda, Turchia; e a Nikos Tzois, analista del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.

In conclusione di puntata abbiamo ripreso le parole di Bergoglio di questa mattina a Santa Marta sulla preghiera di adorazione.

COMUNICATO DELLA SALA STAMPA: UDIENZA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI TURCHIA (leggi)

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IN EVIDENZA

DON ANDREA SANTORO PREGAVA COSI’ ERDOGAN: L’INCONTRO CON IL PAPA
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CONFERENZA STAMPA DEL SANTO PADRE NEL VOLO DI RITORNO DAL VIAGGIO APOSTOLICO IN MYANMAR E BANGLADESH del 03.12.2017

Parlando non si perde nulla

Papa: Io distinguerei fra due tipi di incontri. Gli incontri in cui io sono andato a trovare la gente e gli incontri nei quali io ho ricevuto gente. Nel caso di questo generale, lui ha chiesto di parlare: l’ho ricevuto. Io non chiudo mai la porta. Tu chiedi di parlare? Vieni. Parlando non si perde nulla, si guadagna sempre. E’ stata una bella conversazione. Io non potrei dire, perché è stata privata, ma non ho negoziato la verità, vi assicuro. Ma l’ho fatto in modo tale che lui capisse un po’ che una strada, come era nei brutti tempi, rinnovata oggi, non è percorribile. E’ stato un bell’incontro, civile; e anche lì, il messaggio è arrivato.

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 VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ FRANCESCO IN TURCHIA (28-30 NOVEMBRE 2014) – INCONTRO CON LE AUTORITÀ NEL PALAZZO PRESIDENZIALE DI ANKARA del 28.11.2014

Una pace solida

Papa: Occorre portare avanti con pazienza l’impegno di costruire una pace solida, fondata sul rispetto dei fondamentali diritti e doveri legati alla dignità dell’uomo. Per questa strada si possono superare i pregiudizi e i falsi timori e si lascia invece spazio alla stima, all’incontro, allo sviluppo delle migliori energie a vantaggio di tutti.

A tal fine, è fondamentale che i cittadini musulmani, ebrei e cristiani – tanto nelle disposizioni di legge, quanto nella loro effettiva attuazione–,godano dei medesimi diritti e rispettino i medesimi doveri. Essi in tal modo più facilmente si riconosceranno come fratelli e compagni di strada, allontanando sempre più le incomprensioni e favorendo la collaborazione e l’intesa. La libertà religiosa e la libertà di espressione, efficacemente garantite a tutti, stimoleranno il fiorire dell’amicizia, diventando un eloquente segno di pace.

 

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SANTA MARTA

La preghiera di adorazione

Papa: Con quella memoria dell’elezione, della promessa e dell’alleanza, il popolo va su e porta l’alleanza su. Arrivati su, “quando furono giunti tutti gli anziani, levarono l’arca, introdussero l’arca nel santuario e nell’arca non c’era nulla se non le due tavole di pietra…appena i sacerdoti furono usciti, la nube riempì il tempio del Signore… Era la gloria del Signore che prendeva dimora nel tempio. È in quel momento il «popolo entrò in adorazione», passando «dalla memoria all’adorazione, facendo cammino in salita».

 

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5 Febbraio 2018