dal lunedì al venerdì ore 17:30

A conclusione del Triduo Pasquale abbiamo commentato, insieme a Marinella Perroni, biblista e teologa, le parole del Papa, nella Veglia del Sabato Santo in cui ha invitato a rinnovare “la vita, le scelte e l’esistenza” cristiana.

Nel Regina Coeli del Lunedì dell’Angelo si ricorda l’incontro dell’Angelo con le donne giunte al sepolcro di Gesù, in cui per la prima volta si parla di Resurrezione. 

Papa Francesco ha parlato della Pasqua come festa della famiglia e della fraternità che abbatte il muro di divisione tra gli uomini e ristabilisce la pace. Come dono di Gesù, questa novità è una responsabilità per i cristiani.

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IN EVIDENZA

Abitudini paralizzanti Scambiarsi l’annuncio
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OMELIA DELLA VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA

Partecipare all’annuncio di vita

Papa: Celebrare la Pasqua significa credere nuovamente che Dio irrompe e non cessa di irrompere nelle nostre storie, sfidando i nostri determinismi uniformanti e paralizzanti. Celebrare la Pasqua significa lasciare che Gesù vinca quell’atteggiamento pusillanime che tante volte ci assedia e cerca di seppellire ogni tipo di speranza.

La pietra del sepolcro ha fatto la sua parte, le donne hanno fatto la loro parte, adesso l’invito viene rivolto ancora una volta a voi e a me: invito a rompere le abitudini ripetitive, a rinnovare la nostra vita, le nostre scelte e la nostra esistenza. Un invito che ci viene rivolto là dove ci troviamo, in ciò che facciamo e che siamo; con la “quota di potere” che abbiamo. Vogliamo partecipare a questo annuncio di vita o resteremo muti davanti agli avvenimenti?

Non è qui, è risorto! E ti aspetta in Galilea, ti invita a tornare al tempo e al luogo del primo amore, per dirti: “Non avere paura, seguimi”.

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REGINA COELI

È risorto

Papa: Per la prima volta vengono pronunciate le parole: “È risorto”. Gli evangelisti ci riferiscono che questo primo annuncio fu dato dagli angeli, cioè messaggeri di Dio. Vi è un significato in questa presenza angelica: come ad annunciare l’Incarnazione del Verbo era stato un angelo, Gabriele, così anche ad annunciare per la prima volta la Risurrezione non era sufficiente una parola umana. Ci voleva un essere superiore per comunicare una realtà così sconvolgente, talmente incredibile, che forse nessun uomo avrebbe osato pronunciarla. Dopo questo primo annuncio, la comunità dei discepoli comincia a ripetere: «Davvero il Signore è risorto. ed è apparso a Simone», (Lc 24,34). È bello questo annuncio. Possiamo dirlo tutti insieme adesso: “Davvero il Signore è risorto”. Questo primo annuncio – “Davvero il Signore è risorto” – richiedeva un’intelligenza superiore a quella umana.

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Solo la fraternità garantisce la pace

Papa: È tanto importante in questo nostro tempo riscoprire la fraternità, così come era vissuta nelle prime comunità cristiane. Riscoprire come dare spazio a Gesù che mai separa, sempre unisce. Non ci può essere una vera comunione e un impegno per il bene comune e la giustizia sociale senza la fraternità e la condivisione. Senza condivisione fraterna non si può realizzare una comunità ecclesiale o civile: esiste solo un insieme di individui mossi o raggruppati dai propri interessi. Ma la fraternità è una grazia che fa Gesù.

…Solo la fraternità può garantire una pace duratura, può sconfiggere le povertà, può spegnere le tensioni e le guerre, può estirpare la corruzione e la criminalità. L’angelo che ci dice: “É risorto”, ci aiuti a vivere la fraternità e la novità del dialogo e della relazione e la preoccupazione per il bene comune.

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ALTRI APPUNTAMENTI

DOMENICA DI PASQUA, Santa Messa del giorno

Benedizione “Urbi et Orbi”

 

La fotogallery della puntata

3 Aprile 2018