Uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana, tanto da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano, è il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP. Siamo ai piedi del Vesuvio, all’interno proprio del Parco nazionale ed è qui che grazie alle caratteristiche del terreno è possibile coltivare questo pomodorino la cui tradizione ci riporta a metà dell’ottocento, quando comincia a nascere l’usanza di coltivarlo. Qui conosciamo Carlo Cozzolino che porta avanti questa tradizione secondo precise regole di sostenibilità e con tecniche di coltivazione realizzata integralmente a mano, come previsto dal disciplinare D.O.P. Carlo, 51 anni, architetto, appassionato da sempre di piante e agronomia, nel 2011 decide assieme al fratello Lorenzo di recuperare un fondo di famiglia a Ercolano, una estensione di circa 5 ettari, per impiantare il pomodorino del Piennolo, ovvero del pendolo, chiamato così per la forma a grappolo con cui viene confezionato fresco, esclusivamente a mano. Si tratta di un pomodoro dalla buccia molto soda, dovuta proprio alla carenza di acqua con cui riesce a crescere, caratteristica questa che gli consente anche di mantenersi fresco per tantissimo tempo, se conservato al fresco.

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5 Febbraio 2020

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