Padre Giulio Michelini, biblista e teologo, nell’appuntamento di Sulla Strada, il commento al Vangelo di TV2000, spiega il Vangelo di Luca: “Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!”. L’abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata, conosciuta anche con il nome di Abbazia Greca di San Nilo, è una delle tre circoscrizioni ecclesiastiche della Chiesa bizantina cattolica in Italia. I monaci del Monastero esarchico, formanti la Congregazione d’Italia dei Monaci Basiliani (O.S.B.I.), sono provenienti maggiormente dalle comunità italo-albanesi e praticano liturgia e tradizione secondo il rito bizantino. Attualmente l’Abbazia di Grottaferrata è l’ultimo dei numerosi monasteri bizantini che nel Medioevo erano diffusi in tutta l’Italia meridionale e nella stessa capitale romana. Costituisce inoltre un unicum in quanto, fondato cinquanta anni prima dello scisma che portò alla separazione delle Chiese di Roma e Costantinopoli, è sempre stato in comunione con il Vescovo di Roma, pur conservando il rito bizantino-greco e la tradizione monastica orientale delle origini. Dal 1931 è sede del Laboratorio di restauro del libro antico, il primo laboratorio a carattere scientifico per la salvaguardia del patrimonio bibliografico in Italia. Già Monumento nazionale, è tutelato dal MIBACT, che gestisce il patrimonio storico-artistico con il Polo Museale del Lazio. I disegni sono di Stefania Pedna.

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17 Agosto 2019