Martedì in seconda serata

Questa settimana appuntamento con Retroscena in compagnia di Beatrice Fazi popolare attrice di teatro e di tv, ma anche moglie e madre di 4 figli, che a Michele Sciancalepore svela i “retroscena” del lavoro nel mondo dello spettacolo caratterizzato da sempre nel quotidiano da fatiche, ansie, sacrifici ma che oggi è diventato una missione quasi impossibile. L’attrice salernitana, da molti ricordata come la “Melina”, la cameriera pasticciona della fiction Un medico in famiglia, ma che altrettanti hanno potuto apprezzare in svariate commedie teatrali e poi come conduttrice di programmi per Tv2000, racconta in questa puntata a lei dedicata il suo personale percorso di vita, di fede cristiana e di arte fatto di cadute e risalite, successi e fallimenti ma condito sempre con una buona dose di umiltà e di spirito caparbio.
Beatrice Fazi con coraggio e schiettezza racconta le sue ferite che l’hanno segnata ma anche fatta crescere. Un percorso che Retroscena riprende e approfondisce con uno sguardo più attento anche al particolare momento storico che stiamo vivendo in questo anno di mortificazione lavorativa per gli attori. Anche Beatrice, al pari di molte colleghe, non nasconde l’ansia, la crisi, la difficoltà estrema che sta attraversando chi opera nel mondo dello spettacolo. Attualmente è al trenta per cento con la testa sui progetti in cantiere e sugli impegni lavorativi che l’aspettano una volta usciti dalla fase di emergenza sanitaria e al settanta per cento presa dai pensieri legati alla cura e alla gestione della famiglia. Una condizione che interessa oggi la maggior parte degli artisti che non vivono di rendita, che hanno familiari a carico e soprattutto prole in casa alle prese con la didattica a distanza. L’incontro con Beatrice Fazi è l’occasione per trovarsi di fronte a un emblema di tante cose solo apparentemente antitetiche: delusione e speranza, caduta e risalita, ma anche la possibilità di fare luce, attraverso la sua storia di ragazza alla ricerca di un senso e bisognosa di essere amata, del vero significato della parola “crisi” che, da momento di smarrimento si può ribaltare in opportunità e felicità. “C’è voluto un lungo cammino per imparare a interpretare la mia vita nel modo giusto, per riconoscere e accogliere l’Amore che salva e chiedere di avere un cuore nuovo” dice la Fazi a Retroscena.
In conclusione, la rubrica CheTeatroFa che, dopo la chiusura dei teatri dovuta all’emergenza Covid, rileva le temperature teatrali delle numerose iniziative on line o in streaming che proliferano nella rete. A seguire l’appuntamento con la “sand artist” Gabriella Compagnone che anche quest’anno realizzerà in esclusiva per Retroscena le sue emozionanti creazioni sulla sabbia.

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23 Novembre 2020

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