Martedì in seconda serata

Nella prima puntata del 2021, a Retroscena storie di chi si allena e si allea per non mollare, per non restare soli e per migliorare col teatro la qualità della vita. Telecamere puntate su due iniziative, infatti, che hanno per oggetto il Teatro nella sua capacità di creare reti di solidarietà, consapevolezza dei propri mezzi comunicativi e dialogo: la Palestra dell’Attore, progetto nato a sostegno del mestiere della recitazione, che necessita di continua pratica e allenamento, e la Logoteatroterapia, disciplina che utilizza l’arte teatrale per migliorare le difficoltà nell’area del linguaggio espressivo in bambini, adolescenti e adulti, ponendo al centro non la performance ma l’essere umano e il suo benessere.
La puntata di Retroscena si apre all’interno della Palestra Attori 7607, luogo di incontro e confronto aperto a tutti i professionisti dell’arte della recitazione che nelle pause tra un lavoro e l’altro, continuano a far pratica in gruppo attraverso un vero e proprio allenamento psico-fisico. Nella Palestra, che nasce a Roma nel 2018, ogni attore porta la propria storia artistica e personale e ottiene il sostegno dei colleghi, sia a livello di potenziamento delle qualità interpretative che nei momenti di pausa forzata. “Con la pandemia la didattica non si è fermata, ma prosegue a distanza” dice a Retroscena Paolo Sassanelli uno dei curatori e docenti della Palestra. Gli fa eco Salvo Traina, anche lui docente e psicoterapeuta, che sottolinea come la Palestra non sia solo un contenitore di idee e un incubatore di progetti, ma un punto di riferimento per gli attori che, alleandosi tra loro, possono superare ansie e solitudine che il mestiere porta con sé.

Nella seconda parte di Retroscena un viaggio nella Logoteatroterapia, la disciplina che nasce dall’incontro tra la clownerie, la comicoterapia e il teatro ragazzi, allo scopo di aiutare tutti coloro che soffrono di difficoltà di vario grado nel linguaggio espressivo. Una terapia che trova nel teatro la sua culla e che nasce per idea di Cecilia Moreschi, regista, attrice e drammaturga, con una ventennale esperienza di studio e lavoro su materie che hanno un comune denominatore: la persona e la sua insopprimibile necessità di comunicare. “Nella Logoteatroterapia – dice Cecilia Moreschi a Retroscena – l’essere umano è al centro e il teatro è al suo servizio. È meraviglioso pensare come il Teatro con la maiuscola, con la sua storia millenaria di autori e opere fondamentali nella cultura universale, diventi “piccolo” nella pratica del nostro laboratorio per aiutare i più piccoli e i più bisognosi a migliorare la qualità della loro vita”.

In conclusione, l’appuntamento con la “sand artist” Gabriella Compagnone che anche quest’anno realizzerà in esclusiva per Retroscena le sue emozionanti creazioni sulla sabbia.

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9 Gennaio 2021

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