Martedì in seconda serata

Nell’ottava puntata di Retroscena un viaggio indietro nel tempo e al contempo nel presente con il racconto, attraverso il teatro, la cronaca, documenti e testimonianze dirette, di una storia di dolore e speranza avvenuta in Italia 30 anni fa ma incredibilmente attuale: l’arrivo drammatico nel porto di Bari della nave Vlora con il suo carico umano di 20.000 albanesi in cerca di una vita migliore. Lo spettacolo dal titolo La nave dolce, scritto e diretto da Daniela Nicosia, rivela cosa accadde quell’8 agosto del 1991 e nei giorni seguenti e cosa può insegnare ancora oggi. Un racconto lontano nel tempo ma incredibilmente vicino alle cronache di oggi che si districa attraverso le testimonianze di chi ha vissuto quell’odissea e di chi invece ha cercato di accogliere ed è stato ammonito. Prende le mosse da un evento reale e drammatico, che ha segnato indelebilmente l’immaginario e l’impressione collettiva riguardo il fenomeno migratorio: è lo spettacolo La nave dolce, protagonista della puntata di Retroscena, che ripercorre in poco più di un’ora in modo evocativo ed esemplare, la drammatica vicenda della Vlora, la nave presa d’assalto nel porto di Durazzo da circa 20.000 albanesi desiderosi di fuggire dalla miseria e di realizzare il sogno di una vita migliore in Italia. È l’8 agosto del 1991 quando la Vlora arriva stracolma di essere umani disperati sulle coste pugliesi; i baresi, e l’Italia intera davanti alla tv, rimangono sbigottiti e impreparati di fronte a quell’eccezionale e senza precedenti carico migratorio. C’è che vuole accogliere, come la popolazione locale che dà da mangiare e da bere e don Tonino Bello che dalle pagine di Avvenire grida la sua indignazione per la sconfitta dell’uomo sull’uomo, e chi punta il dito e chiede l’allontanamento. Anche la politica si spacca: da una parte il sindaco di Bari Enrico Dalfino che tenta una procedura di accoglienza coinvolgendo la protezione civile, dall’altra l’ordine arrivato dal Governo di un rimpatrio immediato. Il resto è Storia, una storia messa in scena per il teatro da Daniela Nicosia attraverso le cronache dell’epoca e le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona quei drammatici eventi. “Sono passati quasi 30 anni ma sembra in realtà oggi perché le parole del potere sono le stesse” dice a Retroscena l’autrice, che aggiunge: “La vicenda della Vlora insegna ancora oggi che accogliere è assolutamente necessario perché l’altro siamo noi”. In conclusione, la rubrica CheTeatroFa che, dopo la chiusura dei teatri dovuta all’emergenza Covid, rileva le temperature teatrali delle numerose iniziative on line o in streaming che proliferano nella rete. A seguire, l’appuntamento con la “sand artist” Gabriella Compagnone che anche quest’anno realizzerà in esclusiva per Retroscena le sue emozionanti creazioni sulla sabbia

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11 Dicembre 2020

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  • Il libro di Retroscena