Martedì in seconda serata

Vi presentiamo l’esperienza di due comunità alle prese con la celebrazione della fragilità umana e della sua bellezza, nella quale si riconosce la maestà del divino, ineffabile e invisibile. Due avvenimenti straordinari dove la riflessione sull’uomo nuovo, Gesù Cristo, e la “ri-presentazione” della sua Passione, irrorano di indomita e pulsante energia la vita e il teatro di due differenti contesti sociali intrecciandone fede, vita e cultura.

Un primo reportage ci porterà a Brescia per il primo “Festival della comunità di corpus Hominis”, una full immersion in eventi teatrali che dialogano con il corpo della città declinando sul piano artistico le sette opere di misericordia corporale. Ci sposteremo poi ai piedi delle Alpi, a Sordevolo (in provincia di Biella) per un altro evento comunitario che dal 1816, ogni 5 anni, coinvolge l’intera popolazione alle prese con la “Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo”.

Una riflessione approfondita sull’innegabile capacità della fede cristiana di generare cultura e fornire pienezza al vivere di tutti i giorni.

In conclusione vi proporremo una sintesi emotiva dello spettacolo che Moni Ovadia sta portando in scena in questi giorni: “Il registro dei peccati”, monologo che accompagna lo spettatore in un viaggio straordinario alla scoperta del khassidismo, movimento di massa ebraico basato sulla rinnovazione spirituale dell’ebraismo ortodosso, sorto nella Polonia del XVIII secolo e basato sulla trasformazione della mistica in un sentimento interiore. Una pietà che santifica qualunque cosa, finalizzata al raggiungimento di uno stato di eterna gioia ed unione con Dio.

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29 Marzo 2016

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  • Il libro di Retroscena